Microbiota: il piccolo grande regista della nostra salute

Pubblicato il: 14/03/2025 Editato da: Veronica Renzi il 14/03/2025

Il Microbiota è oggi considerato un arbitro assoluto della nostra salute fisica e mentale. L’importanza del Microbiota intestinale per il funzionamento del nostro corpo è tale che esso oggi è considerato un vero e proprio organo, sebbene acquisito. Dobbiamo conoscerlo per sapere come mantenerlo sano, proprio come si deve fare per tutti i nostri organi vitali.

Per questo, in presenza di un disordine della flora intestinale come la disbiosi, una terapia con probiotici di precisione, che deve essere fatta da un gastroenterologo, può definitivamente migliorare su tanti fronti le omeostasi del nostro organismo.


Il Microbiota è ad oggi considerato un vero e proprio organo, si tratta di un mondo in continuo movimento composto da un complesso di microbi (codificati da circa 3 milioni di geni) che sono prevalentemente batteri ma anche virus e miceti, e comprende anche tutte le sostanze che essi stessi producono. Questi microrganismi interagiscono con i nostri geni, le nostre cellule, col nostro cibo che ingeriamo e, di conseguenza, con le nostre funzioni metaboliche.

I due terzi dei batteri che abitano nel nostro intestino sono tipici di ciascuno di noi, mentre solo un terzo è comune alla maggior parte delle persone.

La specificità del Microbiota di ciascuno di noi è una sorta di carta d’identità, scritta in larga misura da quello che mangiamo, ma anche dall’ambiente in cui viviamo e dalle primissime comunità batteriche con le quali entriamo in contatto alla nascita.

A cosa serve il Microbiota?

Innanzitutto ci aiuta nella digestione. I batteri fanno fermentare le sostanze, sia quelle che introduciamo col cibo, sia altre naturalmente presenti nell’intestino, che produciamo noi stessi.

Come risultato, il lavoro dei batteri attiva la produzione degli acidi grassi a catena corta, che forniscono oltre la metà dell’energia richiesta dalle cellule del colon e che vengono poi metabolizzati da altri organi come il fegato, i muscoli e il cervello. Sono i batteri che fanno da barriera contro i germi patogeni e ci aiutano a produrre la vitamina K, biotina e acido folico. Anche il buon equilibrio del colesterolo dipende dall’equilibrio del Microbiota, così come la funzionalità degli acidi biliari e del sistema immunitario.

  • A livello epiteliale incide sull’integrità, sulla motilità e sulla salute della mucosa intestinale, svolgendo un’azione antinfiammatoria locale.
  • A livello immunologico, modula il sistema immunitario.
  • A livello microbiologico, previene la colonizzazione di microrganismi patogeni e produce batteriocine, proteine con effetto antibatterico contro molti microrganismi pericolosi.
  • A livello metabolico, influenza il metabolismo di molte sostanze: acidi grassi, glucosio e colesterolo, e produce vitamine che non siamo in grado di sintetizzare.

Disbiosi e malattie

La disbiosi, ovvero lo squilibrio dei batteri intestinali, è associata a diverse malattie gastrointestinali come la sindrome dell’intestino irritabile, allergie, sindrome metabolica e obesità. Inoltre, determinati ceppi di batteri sembrano associati al tumore del colon.


È dimostrato che il disequilibrio del Microbiota comporta danni al DNA e alterazioni genetiche, creando uno stato infiammatorio, fattori che possono causare un rischio importante per il tumore dell’intestino.


Non solo, ma anche la dieta impatta sullo squilibrio intestinale. Una dieta ricca di zuccheri semplici, grassi, proteine animali e alimenti raffinati può alterare la flora batterica intestinale.


Farmaci come antibiotici, antinfiammatori e lassativi sono responsabili dello squilibrio intestinale. Anche stress e ansia influenzano l’intestino, alterando l’attività del Microbiota e favorendo l’accumulo di grasso viscerale. Inoltre, gastroenteriti, parassitosi e malattie infettive possono alterare il Microbiota.


Poiché la dieta può alterare l’equilibrio intestinale, anche l’obesità può dipendere da un’alterazione della flora intestinale, in quanto i batteri intestinali alterati modulano la fermentazione degli alimenti e possono danneggiare il metabolismo di grassi e zuccheri, portando all’accumulo di grassi.


La vicinanza tra fegato e intestino suggerisce che le malattie epatiche siano collegate al disequilibrio intestinale. Un’aumentata disponibilità di zuccheri nell’intestino stimola la sintesi di grasso a livello del fegato.


Anche l’asse cervello-intestino può essere influenzato da un’alterazione del Microbiota. Infatti, i batteri intestinali producono ormoni e molecole neurochimiche, tra cui dopamina e serotonina.


I lattobacilli producono anche acetilcolina, che sintetizza la noradrenalina: tutte molecole che regolano l’attività dei neuroni, ma che a loro volta potrebbero essere collegate a diverse malattie intestinali, spesso associate a depressione e stati ansiosi.

Il test del Microbiota

Il test del Microbiota intestinale consente di avere una fotografia precisa e accurata dello stato di salute dell’intestino, utile in caso di sintomi e disturbi.


Fornisce un’informazione preziosa per identificare il miglior approccio alimentare e nutraceutico personalizzato, permettendo di capire l’impatto del Microbiota intestinale sul benessere complessivo della persona.

Gastroenterologia a Parma

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