Muscoli dell’avambraccio: come funzionano?

Pubblicato il: 03/03/2023 Editato da: Sharon Campolongo il 03/03/2023

Il Dott. Pier Luigi Bonucci, esperto in Ortopedia e Traumatologia, ci parla della biomeccanica dell’avambraccio

Quali sono i muscoli dell’avambraccio?

L’avambraccio è la zona dell’arto superiore compresa tra il braccio, sul fronte prossimale, e la mano, sul fronte distale.

I muscoli dell’avambraccio comprendo la parte anatomo-scheletrica composta da ulna e radio.

In totale, ci sono 20 muscoli dell’avambraccio:

  • 8 costituiscono il compartimento anteriore dell’avambraccio e comprendono il flessore ulnare del carpo, il palmare lungo, il flessore radiale del carpo, il pronatore rotondo, il flessore superficiale delle dita, il flessore profondo delle dita, il flessore lungo del pollice, il pronatore quadrato;
  • 12 formano il compartimento posteriore dell’avambraccio e includono il brachioradiale, l’estensore radiale lungo del carpo, l’estensore radiale breve del carpo, l’estensore delle dita, estensore del dito mignolo, l’estensore ulnare del carpo, l’anconeo, il supinatore, l’abduttore lungo del pollice, l’estensore breve del pollice, l’estensore lungo del pollice, l’estensore proprio del dito indice.

ragazza di spalle che stira le braccia

Qual è la funzione dell’avambraccio?

I muscoli dell’avambraccio anteriore svolgono la funzione di flettere il polso e le dita della mano, di ruotare l’avambraccio e di muovere il polso.

Invece, i muscoli dell’avambraccio posteriore si occupano di estendere il polso e le dita della mano, di flettere il gomito, di girare l’avambraccio e di muovere il pollice. Pertanto, i muscoli dell’avambraccio posteriore vengono detti muscoli estensori dell’avambraccio.

Di conseguenza, l’avambraccio è una struttura dinamica in cui i carichi si distribuiscono su tutto l’arco senza dover concentrarsi in una sola zona.

Comprendere la biomeccanica dell’avambraccio, quindi, risulta fondamentale per l’attività clinica. A livello clinico la biomeccanica di questa struttura si divide:

  • Cinematica
  • Statica
  • Modalità di trasmissione del carico

Cosa succede con l’instabilità dell’avambraccio?

Il movimento principale dell’avambraccio è la rotazione e, quindi, le fratture influenzano negativamente non solo sulla la capacità di ruotare il braccio, ma anche su quella di piegare e raddrizzare il polso e il gomito. Ciò provoca un’instabilità dell’avambraccio stesso.

Le cause più frequenti di una frattura dell’avambraccio includono:

  • Colpo diretto
  • Incidenti stradali
  • Cadere su un braccio teso
  • Dopo intervento chirurgico

Per maggiori informazioni puoi leggere il PDF scaricabile “Anatomia e biomeccanica dell’avambraccio, patogenesi dell’Instabilità dell’avambraccio e della DRUJ: cosa abbiamo imparato negli ultimi 20 anni”.

Ortopedia e Traumatologia a Modena

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