Neurite ottica: non dire addio a un mondo a colori!

Neurite ottica: non dire addio a un mondo a colori!

Editato da: Marta Buonomano il 16/02/2020

La neurite ottica è una patologia che, evolvendo, rende difficile distinguere i colori. Come si può riconoscere tempestivamente e cosa dobbiamo fare per curarla in maniera adeguata? Risponde il nostro esperto in Neurologia a Catania, il Dott. Salvatore Lo Fermo

Che cosa s’intende per neurite ottica?

ragazzo con gli occhiali in manoLa neurite ottica è l'infiammazione del nervo ottico i cui sintomi sono di solito monolaterali, ma è possibile un coinvolgimento bilaterale, o l’interessamento dell’altro occhio in tempi successivi. Tale disturbo non deve essere confuso con le neuropatie ottiche da altre cause cioè da quelle condizioni in cui per motivi genetici, per deficit vitaminici, malattie metaboliche, cause tossiche o ischemiche si osserva una sofferenza del nervo ottico.

Quali sono i sintomi della neurite ottica?

Il sintomo principale della neurite ottica è la perdita della vista che varia da un piccolo scotoma (macchia nera) centrale o paracentrale alla completa cecità. Spesso il disturbo è descritto come appannamento della vista o visione grigia, offuscata con difficoltà nel riconoscere i colori. La maggior parte dei pazienti ha dolore anche oculare che spesso si intensifica con il movimento degli occhi. Il deficit si sviluppa rapidamente, in qualche giorno.

Come si formula la diagnosi?

Il primo passo è eseguire una valutazione clinica oculistica e neurologica per differenziare la neurite ottica (infiammatoria) dalle altre neuropatie ottiche (da causa cioè non infiammatoria).

ragazza che si strofina gli occhiTali valutazione possono mettere in evidenza oltre una ridotta acuità visiva (ridotta capacità di leggere le lettere sullo schermo), deficit del campo visivo (la porzione dello spazio che siamo in grado di esplorare), disturbi della visione a colori. L'infiammazione è localizzata in genere in regione retrobulbare (cioè dietro l’occhio), senza provocare alterazioni visibili alla testa del nervo ottico all’esame del fondo oculare. Se l’infiammazione è anteriore la testa del nervo ottico può apparire rigonfia e possono essere presenti essudati ed emorragie in prossimità o in corrispondenza del disco ottico. I potenziali evocati del nervo ottico possono mettere in evidenza la presenza di una sofferenza del nervo ottico come aumento della latenza del potenziale e riduzione dell’ampiezza dello stesso. Una RM encefalica e delle orbite con gadolinio, è abitualmente effettuata per evidenziare un nervo ottico ingrandito, con assunzione di contrasto. La RM può anche aiutare nella diagnosi di sclerosi multipla e neuromielite ottica perché spesso la neurite ottica è il primo segno di una sclerosi multipla.

Cosa prevede la terapia?

I corticosteroidi sono il trattamento di elezione di questa condizione. Il trattamento con gli steroidi endovena (500-1000 mg ev, 1 volta/die) per 5 giorni seguito o meno dal trattamento steroideo orale (1 mg/kg/die) può accelerare il recupero della capacità visiva. Il trattamento con il solo steroide orale non migliora gli esiti sulla vista e può aumentare il tasso di recidive. Altri trattamenti dipendono dalla diagnosi eziologica, cioè dalla diagnosi della causa della neurite.

Neurologia a Catania