Neurochirurgia oncologica avanzata: vantaggi dell’uso del Gliolan nei gliomi di alto grado

Pubblicato il: 16/06/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 16/06/2025

I gliomi di alto grado rappresentano alcune tra le neoplasie cerebrali più complesse da trattare. L’intervento chirurgico è spesso il primo e più importante passo nel percorso terapeutico, a cui seguono i trattamento radio e chemio-terapici.


Tuttavia, distinguere chiaramente i margini tumorali dal tessuto cerebrale sano può risultare estremamente difficile. È in questo contesto che entra in gioco una tecnologia innovativa: il Gliolan, un farmaco fluorescente in grado di “illuminare” il tumore durante l’intervento

Una sfida chirurgica: i limiti della visibilità intraoperatoria

Durante un intervento per glioma, l’obiettivo del neurochirurgo è asportare quanto più tessuto tumorale possibile senza compromettere le aree cerebrali sane. Purtroppo, i confini tra la massa tumorale e il parenchima sano non sono sempre ben definiti. Questo comporta due rischi opposti:

  • 🧠 Rimozione incompleta del tumore
  • ⚠️ Danneggiamento di aree cerebrali funzionali

Per superare questi limiti, la fluorescenza intraoperatoria si sta affermando come strumento prezioso nella neurochirurgia oncologica.

Come funziona il Gliolan: la scienza dietro la fluorescenza

Il Gliolan (5-ALA) è un precursore metabolico che, somministrato al paziente circa 5 ore prima dell’intervento, viene assorbito selettivamente dalle cellule tumorali. All’interno di queste, il Gliolan viene convertito in protoporfirina IX, una sostanza che emette fluorescenza rosa-violacea se esposta alla luce blu del microscopio operatorio.



Il neurochirurgo, tramite lenti speciali e un sistema di illuminazione dedicato, può così visualizzare il tessuto tumorale in tempo reale, distinguendolo dal tessuto cerebrale sano e massimizzando la rimozione del tumore.

Perché il Gliolan è utile nei gliomi di alto grado

L’utilizzo del Gliolan si è rivelato particolarmente vantaggioso nei pazienti affetti da:

  • 🧬 Glioblastomi alla prima diagnosi
  • 🔁 Recidive tumorali, dove la distinzione tra tessuto sano e infiltrato è ancora più difficile
  • 🧠 Tumori a margini indistinti, che tendono a infiltrare il cervello circostante

Numerosi studi internazionali hanno dimostrato che l’uso del Gliolan può aumentare significativamente il tasso di resezione completa del tumore visibile, un fattore strettamente correlato alla sopravvivenza globale e alla qualità di vita post-operatoria.

Vantaggi reali per il paziente: più sicurezza, più efficacia

L’utilizzo di questa tecnica porta benefici concreti:

  • Maggiore radicalità chirurgica: miglior controllo della malattia
  • Riduzione delle recidive precoci
  • 📈 Prolungamento della sopravvivenza libera da malattia


In centri selezionati, l’utilizzo del Gliolan viene integrato anche con tecniche di neuronavigazione, monitoraggio neurofisiologico e mapping corticale, creando un approccio chirurgico altamente personalizzato e sicuro, con l’obiettivo di massimizzare la resezione del tumore preservando le funzioni neurologiche.

Considerazioni finali: quando il tumore “brilla”, il bisturi è più preciso

In un contesto così delicato come quello della neurochirurgia oncologica, strumenti come il Gliolan rappresentano un’innovazione concreta, che può fare la differenza nel risultato dell’intervento chirurgico. Sebbene non tutti i centri siano ancora dotati di questa tecnologia, la sua diffusione sta crescendo, così come la formazione dei neurochirurghi italiani nel suo utilizzo.


Il trattamento dei gliomi di alto grado richiede competenze specifiche, tecnologia avanzata e un approccio multidisciplinare: il Gliolan è uno dei passi più promettenti in questa direzione.

Neurochirurgia a Bologna

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