Neuromodulazione e trattamento del dolore: di cosa si tratta?
Autore:La neuromodulazione è una procedura che, attraverso l’uso di aghi e generatori specifici, interferisce direttamente con la trasmissione del dolore sui nervi sensitivi periferici. Il Prof. Rosario Francesco Grasso, esperto in Radiologia Interventistica a Roma, ci aiuta a capire meglio
Quando è utile sottoporsi a neuromodulazione?
Questa metodica trova indicazione nel trattamento delle seguenti condizioni:
- Patologie della colonna;
- Cicatrici dolorose;
- Patologie che possono interessare le articolazioni di spalla, anca o ginocchio;
- Fallimento in ambito chirurgico protesico (es. protesi dolorose di ginocchio o di anca);
- Dolore pelvico cronico (nervo pudendo).
Quando si utilizza?
In situazioni refrattarie alla terapia fisica o per sbloccare una fase critica è necessario, in alcuni casi, ricorrere alla Neuromodulazione con PENS (Percutaneous Electrical Nerve Stimulation) o PRF (Radiofrequenze Pulsate).
Il paziente viene sottoposto inizialmente ad almeno 1-3 cicli di infiltrazione articolare mediante analgesici o FANS ed in caso di persistenza della sintomatologia dolorosa si ricorre alla procedura di Neuromodulazione.
Come funziona?
In genere, il dolore viene percepito a livello cerebrale quando le fibre nervose sensitive trasmettono al cervello gli impulsi “afferenti”. È possibile interagire con questa trasmissione attraverso due modalità:
- Interrompendo la trasmissione con una lesione controllata di un nervo sensitivo;
- Modulando la trasmissione ed interferendo con essa in modo reversibile.
L’applicazione di Percutaneous Electrical Nerve Stimulation (PENS) o di Radiofrequenze Pulsate (PRF), genera una regressione della condizione sopracitata. In questo caso è da considerarsi un vero e proprio trattamento curativo e non solo sintomatico, poiché non danneggia né distrugge il nervo: ne viene solamente resettata la trasmissione.
Queste rappresentano due metodiche che hanno indicazioni complementari ma che si basano su un principio fisico differente. Possono essere ripetute nel tempo e i benefici ottenuti durano possono durare anni.
Indicazioni Principali di PRF e PENS:
Oggi, le Radiofrequenze Pulsate sono considerate un’importante terapia innovativa nel trattamento del dolore cervicale, dorsale e lombare.
Nelle altre aree, la terapia viene indicata quando vi è la possibilità di individuare uno specifico ramo “bersaglio” nervoso:
- Artrosi non operabile;
- Lesioni massive e non operate della cuffia dei rotatori;
- Dolore da "Frozen Shoulder”;
- Tendinopatie croniche;
- Pubalgia.
La Percutaneous Electrical Nerve Stimulation è indicata per le patologie in cui, invece, non è possibile individuare un ramo nervoso bersaglio.
Tra le indicazioni della PENS:
- Dolore cervicale e cefalea cervico-occipitale;
- Dolore cicatriziale (da intrappolamento di minimi rami nervosi sensitivi);
- Dolore neuropatico agli arti in concomitanza di neuropatie metaboliche (diabete);
- Dolore neuropatico post-erpetico;
- Dolori miofasciali;
- Dolore muscolare post-chirurgico.
Tecnica di esecuzione
Durante le neuromodulazioni viene usata una sonda speciale ad ago, estremamente sottile, introdotta attraverso sistemi di navigazione o sotto una guida ecografica a livello dei rami bersaglio nervosi sensitivi, che vengono individuati grazie alle “stimolazioni motorie e sensitive”.
Successivamente viene trasportata attraverso l’apice della sonda, una determinata quantità di energia, causando un blocco antalgico della branca sensitiva.
La procedura è completamente indolore, reversibile e può essere ripetuta.
Vantaggi della Neuromodulazione Percutanea
- Utilizzo di anestesia locale;
- Utilizzo di una guida ecografica o di sistemi di navigazione che permettono un preciso raggiungimento del nervo-bersaglio;
- Tasso di complicanze molto basso;
- Veloce ritorno alla normale attività quotidiana;
- Non necessità di emostasi.