L’obesità e il sovrappeso sono un problema sia di salute pubblica che di salute individuale, non solo per l’aumento del rischio cardiovascolare, noto da tempo, ma per il loro impatto su molti altri aspetti della salute (basti citare l’aumentato rischio di diabete e il loro impatto sull’apparato osteoarticolare in genere). Dunque è sempre una buona notizia quando vengono introdotti nuovi farmaci per combattere queste problematiche. Ci illustra le ultime novità il Prof. Antonio Sacchi, Diabetologo a Milano.
La soluzione migliore è spesso la più difficile
La modifica dello stile di vita (alimentazione e attività fisica) è il sistema migliore per correggere sovrappeso ed obesità, ma speso risulta difficile da ottenere e, soprattutto, mantenere nel tempo.
I limiti dei vecchi farmaci
Gli approcci farmacologici proposti in passato hanno rivelato molti limiti, in quanto basati su famaci con un profilo di sicurezza limitato: si trattava spesso di neuromediatori con molti effetti collaterali. Per queste ragioni sono stati banditi da tempo.
Quali sono i farmaci più sicuri ed efficaci?
Negli ultimi anni si sono resi disponibili farmaci con un profilo di efficacia e sicurezza più elevato: si tratta dei cosiddetti GLP1 agonist (liraglutide, dulaglutide e semaglutide). Nati come farmaci destinati al trattamento del diabete tipo 2, si sono rivelati efficaci anche nel controllo del peso nel paziente non diabetico, al punto che il loro successo commerciale in questi ultimi pazienti ha creato problemi di approvvigionamento per i pazienti affetti da diabete. La loro approvazione, in Italia, è formalmente limitata al Diabete.
Le ultime novità sui farmaci utili per combattere obesità e sovrappeso
Più di recente è stata introdotta nella farmacopea un’evoluzione di questi farmaci, caratterizzata da un doppio effetto di agonismo, sia sul GLP-1 che sul GIP. Si tratta del tirzepatide. In commercio da qualche anno negli Stati Uniti è stato approvato anche da EMA (Agenzia Europea regolatoria dei farmaci) e ora è disponibile anche in Italia.
Il farmaco, presentato di recente al congresso della Società Italiana di Diabetologia, appare molto promettente nella gestione sia di alcuni pazienti affetti da diabete mellito sia di pazienti affetti da sovrappeso, con un profilo di rischio/efficacia migliore dei suoi predecessori (buona efficacia con minori effetti collaterali). Rispetto ai precedenti farmaci il tirzepatide è approvato non solo per i pazienti diabetici, ma anche per i pazienti obesi.
È comunque un farmaco e come tale va prescritto con prudenza e solo a pazienti selezionati che abbiano le indicazioni cliniche al trattamento.