Oltre il tabù: rivelazioni e strategie di prevenzione del Dott. Sergio Puggelli

Pubblicato il: 30/07/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 30/07/2024

L’abuso sessuale sui minori è una questione complessa e spesso ignorata, come riflette il Dott. Sergio Puggelli in questo articolo. Nonostante le statistiche, i casi reali di abuso sono molto più numerosi di quanto si pensi, con quasi la metà dei reati di violenza carnale che riguardano minori sotto i 14 anni. Il Dott. Puggelli evidenzia che gli abusatori sono spesso persone conosciute dalle vittime e non estranei. Questo articolo analizza le cause della sottovalutazione del problema e l’importanza dell’educazione sessuale e dell’empatia per prevenire e affrontare l’abuso

 

"Quest’articolo affronta la tema dell’abuso che purtroppo è ancora oggi uno dei più grossi tabù ancora esistenti della nostra società.

I bambini abusati sessualmente sono, ancora nel nostro paese, molti di più di quanti ci siano segnalati dalle statistiche giudiziarie.

In Italia la metà dei reati di violenza carnale denunciate hanno per vittima un minore di 14 anni.

Lo stereotipo del maniaco anziano e psicopatico come protagonista della violenza sessuale ai danni del bambino è stato smentito da numerose ricerche, pochissimi, infatti, sono i bambini abusati da sconosciuti, la maggior parte degli autori di reato sono invece persone sconosciute dalla vittima come amici di famiglia, insegnanti, parenti, religiosi e solitamente tra i 30 e i 35 anni.

Inoltre è importante dire che l’abuso sessuale accade in tutte le classi sociali.

Quindi vediamo come tale fenomeno, ha una diffusione quantitativa e qualitativa insospettabile ed è inteso come ogni tipo di contatto o di tentato contatto sessuale compiuto da un adulto nei confronti di un minore e di un adolescente fino ai 18 anni d’età.

È importante essere coscienti delle gravi conseguenze che un abuso sessuale può avere su un minore tant’è che una volta adulto può sviluppare una forma di disagio come una perversione quale, la pedofilia.

Come mai è necessario chiederci perché avviene una cecità così grave di fronte a tale fenomeno?

Purtroppo perché esiste una cultura psicologica, medica, e giuridica che non riesce a percepire e di conseguenza a prevenire la violenza sessuale ai danni dei minori poiché non riesce a pensarla come fenomeno diffuso e difforme.

Sarebbe necessario, a tale proposito, insegnare ai minori a coniugare la sessualità alla parola, cioè a favorire nei bambini a esprimere emozioni piacevoli e non inerenti alla sessualità usando tra l’altro il linguaggio del gioco.

Questo modello di educazione sessuale consente ai bambini di dar voce ai loro bisogni di comunicazione e di chiarificazione.

L’atteggiamento emotivo dell’adulto, per affrontare la sessualità dei minori è L’EMPATIA che è indispensabile per comprendere e aiutare la vittima di abuso sessuale e quindi è l’empatia, l’atteggiamento emotivo indispensabile per gli operatori a comprendere e aiutare la vittima di abuso sessuale.

 

Sessualità dei minori ed educazione sessuale

Purtroppo di fronte alla sessualità del bambino e dell’adolescente l’adulto è spesso imbarazzato poiché da un lato non può più negare la realtà sessuale nell’età evolutiva, e dall’altro prova disagio ed è tentato a rifiutarla. In conseguenza di ciò l’adulto tende a prendere tempo e ad assumere un atteggiamento di rinvio.

Rimane quindi come nel passato ancora diffusa la tendenza dell’adulto a rinviare e a delegare all’esterno della famiglia il compito di dare un’educazione sessuale ai figli.

Anche sul piano istituzionale si manifesta tale atteggiamento nei confronti della sessualità nelle scuole con la giustificazione che ci sono cose più importanti da affrontare.

Quindi per permettere ai figli e allievi di vivere in modo sereno la propria sessualità occorre costruire una relazione adulto-minore in cui il secondo si senta libero di fare domande ed esprimere dubbi in comportamenti sessuali.

Per quanto riguarda la scuola è importante che sia fatta un’educazione sessuale a scuola che non si limiti però a un discorso “informativo” e teorico sulla sessualità, ma l’obiettivo è di aiutare i giovani a sentire cosa avviene dentro di loro quando entra in gioco la sessualità, a percepire e accettare le proprie paure.

L’obiettivo dell’educazione sessuale soprattutto in classe è quello quindi di far acquisire ai ragazzi la consapevolezza che tramite il dialogo e la comunicazione dei sentimenti è possibile affrontare i problemi legati alla sessualità.

Quindi finendo, possiamo affermare che per il bambino l’abuso sessuale è devastante in tutte le sue forme anche quando è proposto come un “dolce giochino” da tenere segreto.

Quel che è fatto a un bambino con l’abuso sessuale oltre al dolore e al disagio fisico è anche lo sconvolgimento e la perdita di equilibri, certezze e valori."


POTREBBE INTERESSARTI ANCHE IL SEGUENTE ARTICOLO: La fimosi mascherata


Psicologia a Prato

Questo sito web utilizza cookie propri e di terze parti per raccogliere informazioni al fine di migliorare i nostri servizi, mostrarti pubblicità in linea con le tue preferenze e analizzare le tue abitudini di navigazione. L'utente ha la possibilità di configurare le proprie preferenze. QUI.