Osteonecrosi delle ossa mascellari da farmaci utilizzati nel trattamento della osteoporosi: come prevenirla?

Osteonecrosi delle ossa mascellari da farmaci utilizzati nel trattamento della osteoporosi: come prevenirla?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 03/10/2023

L’uso di alcuni farmaci, come i bifosfonati e di altri ad azione antiriassorbitiva, per la prevenzione o per il trattamento dell’osteoporosi ha presentato un evento avverso, l’osteonecrosi della mandibola o dell’osso mascellare superiore, seppur raro ma con complicanze molto serie. Può manifestarsi solo con un’alterazione di un’area del cavo orale, senza sintomi oppure presentarsi con dolore, parestesie e causare fistole e ascessi. Ne abbiamo parlato con la Prof.ssa Olga Di Fede, esperta in Medicina del Cavo Orale a Palermo

Caratteristiche dell’osteonecrosi delle ossa mascellari

Si tratta di una patologia rara, debilitante e decisiva ai fini di una buona qualità di vita. Ha un’incidenza di 1.04 - 69 per 100.000Signora che sorride pazienti ogni anno. La sua comparsa causa alterazioni delle funzioni deglutitoria e masticatoria del cavo orale e, di conseguenza, genera problematiche nella vita sociale di chi ne soffre.

Esistono alcuni fattori di rischio riconosciuti dalla ricerca scientifica internazionale, come il tempo di esposizione e la dose di accumulo dei farmaci associati (definiti fattori di rischio farmaco-relati), che spesso si associano con fattori di rischio locali, quali:

  • Malattia parodontale
  • Scarsa igiene orale
  • Procedure chirurgiche di implantologia
  • Procedure chirurgiche di estrazioni dentarie
  • Protesi mobile (dentiera) non congrua (instabile)

Tutte queste condizioni determinano l’attivazione del metabolismo osseo con conseguente aumento del rimodellamento nelle sedi in cui si accumulano maggiormente i farmaci per l’osteoporosi, i quali a loro volta bloccano il processo riparativo mediato dagli osteoclasti e favoriscono lo sviluppo di un processo osteomielitico (i.e. infezione dell’osso) fino alla formazione di un quadro di osteonecrosi.

Perché è importante la visita dal dentista?

Secondo alcune indicazioni dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), in accordo con le linee guida internazionali, ogni paziente a cui viene prescritto un farmaco per il trattamento dell’osteoporosi, deve essere sottoposto a una valutazione specialistica per le condizioni del cavo orale e per prevenire la comparsa di osteonecrosi delle ossa mascellari. È sufficiente un semplice screening del cavo orale che include un esame clinico e un’indagine radiologica (rx panoramica delle arcate dentarie) per esprimere un parere riguardo al rischio. La valutazione specialistica può essere eseguita dall’esperto, odontoiatra o medico orale, ed è determinante per rilasciare un nulla osta per l’assunzione dei farmaci correlati all’insorgenza di osteonecrosi che andrà restituito al prescrittore.

In caso di prognosi infausta per carie e parodontopatie, è indispensabile una bonifica entro i primi 6 mesi dall’inizio della terapia per azzerare il rischio; dopo l’inizio della terapia per l’osteoporosi, il paziente dovrà essere controllato, ogni 6 mesi, per verificare il mantenimento di un buono stato di salute orale.

 

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