La chirurgia ortognatica rappresenta una soluzione efficace per correggere disallineamenti scheletrici del volto che coinvolgono il mascellare superiore e la mandibola. Tra gli interventi più eseguiti ci sono l’osteotomia di Le Fort I, che consente di riposizionare la mascella superiore, e l’osteotomia sagittale mandibolare, indicata per correggere malposizioni della mandibola. Spesso combinati in un’unica procedura, questi interventi permettono di migliorare in modo significativo l’estetica facciale, la funzione masticatoria, la respirazione e la qualità della vita del paziente
Quando la mascella superiore e la mandibola influenzano estetica e funzione
Il mascellare superiore svolge un ruolo centrale nella simmetria facciale, nell’occlusione dentale e nella respirazione. In presenza di anomalie scheletriche, i pazienti possono presentare problemi come:
- Morso aperto anteriore o posteriore
- Mascella superiore arretrata (ipoplasia mascellare)
- Sorriso gengivale marcato (gummy smile)
- Difficoltà respiratorie (soprattutto durante il sonno)
- Asimmetrie del volto visibili
Spesso, tali problematiche si accompagnano anche a malposizioni mandibolari (progenismo o retrognatismo), che richiedono un intervento combinato sulla mandibola (osteotomia sagittale mandibolare) per ottenere un allineamento completo e armonico delle arcate.
Queste condizioni non solo compromettono l’aspetto estetico, ma incidono anche sulla funzione masticatoria, respiratoria e fonatoria. L’osteotomia di Le Fort I si propone come soluzione efficace e duratura.
In cosa consistono gli interventi sul mascellare superiore e sulla mandibola
Gli interventi ortognatici sul mascellare superiore e sulla mandibola hanno l’obiettivo di correggere disallineamenti scheletrici e ripristinare l’armonia del volto. L’osteotomia di Le Fort I riguarda il mascellare superiore e consente di riposizionarlo in modo tridimensionale: avanti, indietro, in alto, in basso o con una rotazione, a seconda del difetto da correggere. L’accesso è completamente intraorale, senza cicatrici visibili, e l’intervento viene eseguito in anestesia generale.
Quando è necessario intervenire anche sulla mandibola, si esegue un’osteotomia sagittale bilaterale che permette di spostarla in avanti o indietro, migliorando l’occlusione e l’estetica del profilo. In molti casi, i due interventi vengono combinati in un'unica procedura per ottenere un risultato funzionale ed estetico ottimale. Il fissaggio dei segmenti ossei avviene con placche e viti in titanio.
Le principali fasi dell’intervento
- Separazione del mascellare dal resto del cranio
- Riposizionamento osseo secondo un piano individuale
- Fissaggio con placche e viti in titanio
- Possibile osteotomia mandibolare associata
- Ricovero medio di 1-2 giorni
Cosa aspettarsi dopo l’intervento
Il decorso post-operatorio è generalmente ben tollerato. Il gonfiore facciale è normale e tende a ridursi in 10-14 giorni. Il ritorno a una dieta morbida e successivamente normale avviene gradualmente. La collaborazione con l’ortodontista è fondamentale prima e dopo l’intervento per ottenere un’occlusione stabile.
Benefici a lungo termine
- Miglioramento del profilo facciale
- Risoluzione di problemi respiratori legati all’OSAS
- Corretto allineamento dentale e funzionalità masticatoria
- Maggiore fiducia in sé e qualità della vita
Perché affidarsi a un chirurgo maxillo-facciale esperto
La chirurgia ortognatica è una procedura specialistica che richiede esperienza e pianificazione digitale avanzata. In Italia, numerosi centri offrono percorsi multidisciplinari con chirurghi maxillo-facciali, ortodontisti e logopedisti, per garantire risultati ottimali e personalizzati.