La cistifellea, altrimenti detta colecisti, è una sorta di piccola sacca che funge da serbatoio della bile. È situata al di sotto del fegato ed è in comunicazione con la via biliare principale, ovvero il condotto che porta la bile dal fegato sino al duodeno (intestino). Insieme al Prof. Mauro Toppino, specializzato in Chirurgia Generale, approfondiremo come viene svolta una Colecistectomia
Quali sono le possibili complicazioni che emergono alla cistifellea?
La bile è un fluido che svolge una funzione essenziale nell’intestino per consentire l’assorbimento dei grassi. La cistifellea, in particolare, serve a concentrare la bile al suo interno, spremendola nel duodeno nel momento di maggiore necessità, ovvero dopo un pasto.
La cistifellea può andare incontro a possibili complicazioni. La più frequente è la formazione di calcoli, ovvero di concrezioni simili a “pietre”, dovute a precipitazione del contenuto stesso della bile. I calcoli possono non arrecare alcun disturbo, ed essere riscontrati casualmente nel corso di una ecografia, oppure possono causare una acuta e ricorrente sintomatologia dolorosa (colica biliare). Altre volte, seppur raramente, possono condurre a complicanze severe come ittero o pancreatite acuta (dovute a migrazione di piccoli calcoli nel condotto biliare principale e conseguente ostruzione). Un’altra possibile complicazione è l'infiammazione acuta della parete della cistifellea e del suo contenuto (colecistite acuta).
Come vengono risolte queste complicazioni?
Di fronte a tali complicazioni, si può rendere necessario un intervento chirurgico, colecistectomia, consistente nell’asportazione della cistifellea stessa. L’intervento può essere eseguito in urgenza, come nei casi di colecistite acuta, oppure può essere programmato e ciò avviene nella maggior parte dei casi.
Come avviene una Colecistectomia?
La colecistectomia viene generalmente effettuata con tecnica mini-invasiva (laparoscopia), con 3 o 4 mini-incisioni a livello addominale. L’intervento consiste nel chiudere e sezionare gli elementi principali di connessione della cistifellea, ovvero il dotto cistico e l’arteria cistica, e nel distacco della medesima dal fegato. La cistifellea viene poi asportata facendola fuoruscire da una delle sopracitate incisioni. L’intervento ha una durata di circa mezz’ora e viene eseguito in anestesia generale.
In cosa consiste la preparazione pre-operatoria?
Non è necessaria alcuna preparazione specifica. Comporta mediamente un solo giorno di ricovero ed il paziente nel giro di pochi giorni è in grado di riprendere le normali attività.
Diversamente da quanto creduto in passato, possibili problemi digestivi dopo colecistectomia legati alla minor concentrazione della bile nell’intestino, al giorno d’oggi è ampiamente dimostrato che l’assenza della cistifellea non arreca alcun disturbo.
Chi deve sottoporsi all’intervento?
Le indicazioni alla colecistectomia, un tempo limitate ai soli casi sintomatici per coliche ripetute o complicanze acute, si sono molto allargate negli ultimi anni, grazie alla scarsa invasività della tecnica laparoscopica ed al bassissimo rischio di complicazioni. L’intervento viene quindi proposto anche ai casi asintomatici, specialmente in presenza di microcalcoli che, contrariamente a quanto potrebbe sembrare, possono condurre più facilmente a complicazioni severe come ad esempio la migrazione dei calcoli ed ostruzione della via biliare principale.