Patologie del pavimento pelvico: cosa bisogna sapere?

Patologie del pavimento pelvico: cosa bisogna sapere?

Editato da: Marta Buonomano il 28/09/2023

Il nostro esperto in Chirurgia Generale a Caserta, il Dott. Luciano Onofrio, ci spiega che cosa s’intende per patologie del pavimento pelvico e in che modo bisogna intervenire per curarle

Che cos’è il pavimento pelvico?

Rappresenta un insieme di muscoli, legamenti e fasce che “chiude” la cavità addominale nella sua porzione inferiore e supporta diversi organi di molteplici apparati. Non deve essere visto come una struttura passiva solamente di supporto, ma come un complesso di elementi ben articolato che ricopre un ruolo essenziale e indispensabile per il nostro benessere.

Cosa succede se questo complesso si altera?

donna

Le alterazioni anatomiche o funzionali del pavimento pelvico possono provocare molteplici disturbi. Tra i segni clinici più comuni ricordiamo: sensazione di pesantezza nell’area ano-retto e/o vagina, incapacità di urinare o evacuare (talvolta), oppure difficoltà a trattenere le feci, fino all’incontinenza. Inoltre, è possibile riscontrare disturbi nella sfera sessuale (es. dolore durante i rapporti per la donna, sanguinamento, ecc.).

Quali fattori concorrono nel determinismo delle patologie del pavimento pelvico?

Esistono diverse concause che possono portare ad alterazioni del pavimento pelvico, tra queste:

  • Parto;
  • Obesità;
  • Invecchiamento;
  • Alcuni tipi di interventi chirurgici (es. isterectomia);
  • Aumento della pressione all’addome (sforzi durante l’evacuazione, sollevamento di carichi troppo pesanti).

Alterazioni del pavimento pelvico: il parto è un fattore davvero così rilevante?

Le alterazioni del pavimento pelvico colpiscono in particolar modo le donne: sia la gravidanza che il parto stressano le strutture muscolari e nervose di questo complesso, dando origine a danni spesso permanenti. Inoltre, se aggiungiamo i danni ostetrici legati al parto, il quadro clinico diventa ancora più severo.

E per quanto riguarda l’invecchiamento?

Dopo il parto generalmente vi è un periodo di benessere per ciò che attiene il pavimento pelvico che può durare per anni. Con l’invecchiamento, in particolare con la menopausa, si altera la qualità dei tessuti connettivali (riduzione dell’elasticità e compattezza) e questo può dare origine ai sintomi sopracitati.

È possibile prevenire i disturbi del pavimento pelvico?

Seguire una vita sana, con una corretta alimentazione ed un’adeguata attività fisica, evitando il fumo e l’alcol, è sicuramente utile per preservare la salute del pavimento pelvico. Oltre a questo, anche una corretta preparazione al parto con esercizi e ginnastica della muscolatura pelvica è utile per minimizzare i danni di cui abbiamo parlato. Infine, le abitudini intestinali: ognuno ha le proprie, ma si considerano ineludibili condizioni come la stipsi, che in realtà normali non sono è che andrebbero trattata per evitare conseguenze peggiori.

Alterazioni del pavimento pelvico e stipsi: quando preoccuparsi?

donna sedutaLa stipsi, o stitichezza, è un anormale ritardo nell’evacuazione delle feci. Bisogna però precisare che non è così semplice stabilire per ogni persona un numero di defecazioni “standard”: anche una evacuazione quotidiana ma difficoltosa, con sensazione di incompleto svuotamento, o che esita in feci dure, secche, caprine, può essere espressione di stipsi. Sono quindi importanti sia il ritmo di evacuazione che la quantità delle feci.

In questo caso, la medicina “fai da te” e l’utilizzo di lassativi o medicinali senza consulenza medica può a lungo andare essere dannoso per l’organismo, generando un circolo vizioso che può peggiorare la stipsi.

Come diagnosticare le patologie del pavimento pelvico?

Sarà necessario eseguire inizialmente una visita proctologica completa e, sulla base dell’analisi dei sintomi del paziente e dei riscontri clinici, il chirurgo (proctologo), ove necessario, richiederà esami strumentali (ecografia trasrettale, colonscopia, manometria, ecc.) oltre ad eventuali altri test di pertinenza urologica o ginecologica.

Come possono essere trattate queste patologie?

Esistono diversi approcci per trattare le patologie del pavimento pelvico, tra questi troviamo interventi chirurgici volti a correggere le alterazioni di questa struttura, iter di riabilitazione per allenare e rieducare i muscoli e, ovviamente, tutte quelle misure di correzione di difetti dell’alimentazione e dello stile di vita.

Chirurgia Generale a Piedimonte Matese