Problemi a respirare? Potrebbe essere ipertrofia dei turbinati!

Problemi a respirare? Potrebbe essere ipertrofia dei turbinati!

Editato da: Marta Buonomano il 05/05/2020

Sapevi che un’ipertrofia dei turbinati può causare apnee del sonno, russamento e sonnolenza durante il giorno? Il nostro esperto in Otorinolaringoiatria a Bologna, ci spiega cosa prevede la terapia

Che cos’è l’ipertrofia dei turbinati?

Ragazza di profiloI turbinati nasali sono strutture “carnose” poste all’ingresso delle cavità nasali che hanno il compito di filtrare, scaldare ed umidificare l’aria; essi producono inoltre durante l’atto inspiratorio un livello di resistenza adeguato per la completa espansione polmonare. L’aumento di volume persistente di tali strutture, legato a rino-sinusiti croniche allergiche o infettive o secondario a deviazione del setto nasale, determina aumento patologico delle resistenze che dà luogo a ostruzione respiratoria nasale cronica. Va ricordata inoltre l’importanza dell’inquinamento ambientale presente nelle aeree urbane, che è causa di rinite cronica ipertrofica in oltre il 30% della popolazione. Tale dato dimostra come solo in apparenza il problema dei turbinati inferiori possa essere giudicato secondario.

Come si riconosce?

L’ipertrofia dei turbinati peggiora in posizione supina e il paziente riferisce la sensazione di respirazione difficoltosa, ridotta percezione degli odori, voce nasale e respirazione orale, russamento con risvegli frequenti, alterazione della qualità del sonno. L’aumento delle resistenze nasali genera una pressione negativa a valle nella faringe con tendenza al collasso del lume aereo retropalatale, che è causa di russamento e col tempo della comparsa di apnee ostruttive. La respirazione orale che consegue all’ostruzione nasale causa inoltre durante il sonno una significativa retroposizione linguale, con aumento delle resistenze respiratorie in tutta la faringe con frequenti episodi di apnea. Ci sono in letteratura numerosi studi che riportano la presenza di russamento, apnee nel sonno ed aumentata sonnolenza diurna in oltre l’85% di pazienti affetti da rinite cronica con ipertrofia dei turbinati.

È sempre necessaria la chirurgia?

La terapia chirurgica viene presa in considerazione una volta eseguite le indagini (endoscopia nasale, TC, test allergometrici) necessarie a valutare le cause dell’ipertrofia e il grado di ostruzione nasale e quando si è riscontrata l’inefficacia della terapia medica rappresentata da spray a base di corticosteroidi ed antistaminici. Nel paziente affetto da russamento ed apnee nel sonno, il trattamento dei turbinati è inoltre il primo passo terapeutico necessario per la normalizzazione del pattern respiratorio in sonno, sia nel caso si opti per una terapia medica (terapia ventilatoria o con avanzatore mandibolare) o chirurgica (faringoplastica laterale) delle apnee ostruttive.

In cosa consiste l’intervento?

Ragazza con i capelli mossi dal vento e gli occhi chiusiLa terapia chirurgica viene al giorno d’oggi eseguita con tecniche sempre più sofisticate e mini-invasive, che risparmiano la superficie mucosa del turbinato e agiscono nella sottomucosa ricca di vasi venosi con un'azione termica per ridurre il volume dei turbinati. Tra queste, le procedure a radiofrequenza consentono di ottenere una buona pervietà delle fosse nasali stabile nel tempo, con conservazione della funzione del turbinato. Il trattamento è veloce, ambulatoriale e non prevede l’utilizzo di tamponi nasali.

Otorinolaringoiatria a Bologna