Prolasso rettale: i sintomi più frequenti!

Prolasso rettale: i sintomi più frequenti!

Editato da: Antonietta Rizzotti il 14/12/2020

Il prolasso Rettale consiste nell’anomala discesa di quest’organo attraverso l’ano. Ne parla il Prof. Marcello Gasparrini, esperto in Chirurgia Generale a Roma

Quando si manifesta il prolasso rettale?

Molto spesso si verifica quando si creano delle alterazioni delle strutture di sostegno del pavimento pelvico, che è la culla di Dolore alla panciasostegno di tutti gli organi della pelvi compreso il retto. A livello del pavimento pelvico troviamo anche utero e vescica; si comprende bene come alterazioni strutturali del pavimento pelvico posso portare non solo al prolasso del retto, ma anche dell’utero e della vescica.

Quali sono i sintomi più frequenti di un prolasso rettale?

I sintomi possono essere molto variabili a seconda di quello che è il grado di prolasso.  Molto spesso i pazienti che presentano questa patologia lamentano difficoltà nell’evacuazione che può essere associata o scambiata a fenomeni di stitichezza. Il paziente tipicamente riferisce la sensazione di un ingombro/pesantezza della regione anale con la sensazione di non riuscire a svuotarsi completamente durante le evacuazioni. Ne consegue la necessità di evacuare più volte durante la giornata con la frustrazione di non sentirsi mai completamente soddisfatti dello svuotamento intestinale. Si parla in tal caso di defecazione frammentata.

In altri casi i disturbi posso invece essere riferiti nella difficoltà di espellere il contenuto rettale. In altre parole durante la defecazione il paziente pur esercitando una spinta vigorosa, non riesce a liberare l’ampolla rettale a causa dell’anomala disposizione dei tessuti prolassati che tendono ad impilarsi come avviene in un cannocchiale, senza svolgere la loro funzione di propulsione delle feci verso l’esterno. In questo preciso caso si parla di intussuscezione o invaginazione rettale. Ne consegue che il paziente è costretto ad aiutarsi manualmente per consentire lo svuotamento del retto. Si parla di una vera e propria Sindrome da Defecazione Ostruita che può arrivare ad essere molto invalidante, compromettendo notevolmente la qualità di vita del paziente.  

A tutti questi sintomi se ne possono aggiungere altri, come la sensazione persistente di ano umido, l’incontinenza fecale, perdita di sangue e muco dall’ano ed in alcuni casi anche dolore locale.

Quali sono le cause che hanno determinato il prolasso del retto?

Le cause possono essere molteplici e contribuire su più fronti a determinare la comparsa di un prolasso del retto. La predisposizione alla lassità dei tessuti può essere il fattore predisponente. Lo stile di vita, soprattutto le abitudini intestinali possono contribuire allo sviluppo della malattia. Pazienti che sono tendenzialmente stitici e che passano molto tempo seduti sul WC per evacuare, sono a rischio di sviluppare un prolasso.

Si considera che le donne che hanno avuto parti naturali hanno una maggiore probabilità di soffrire di prolasso del retto a causa del trauma pelvico causato dal parto stesso. Questo accade anche per pazienti che hanno subito interventi chirurgici della regione pelvica o perianale.

Infine l’indebolimento dei muscoli del pavimento pelvico, dovuto all’età o a innumerevoli altre cause possono contribuire allo sviluppo del prolasso.

Ci sono altri organi che risentono del prolasso del retto?

Come si diceva il retto giace sul pavimento pelvico insieme ad altri organi pelvici che possono a loro volta prolassare. In particolare si può associare un prolasso dell’utero e della vescica con comparsa di dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali) ed incontinenza urinaria durante i più banali sforzi fisici. Inoltre le alterazioni funzionali ed anatomiche di questi organi pelvici e dei muscoli circostanti, possono creare delle anomalie che si manifestano con il rettocele, cistocele ed enterocele. Queste denominazioni indicano delle erniazioni della parete dei singoli organi in cui si vengono ad intrufolare porzioni di altri organi circostanti impedendone il corretto funzionamento.

Come si fa la diagnosi?

La visita dal medico specialista in pavimento pelvico è il primo passo per giungere ad una corretta diagnosi.

A seguito di tale visita verranno prescritti degli esami imprescindibili al percorso diagnostico tra cui manometria anorettale e defeco RM. Attraverso la Risonanza Magnetica del pavimento pelvico dedicata a queste affezioni, si può ottenere una immagine dinamica del pavimento pelvico e studiare nel dettaglio il tipo di disturbo.

Come si cura il prolasso del retto?

La giusta terapia del prolasso avviene solo dopo una attenta valutazione degli esami diagnostici eseguiti.

L’intervento chirurgico è la soluzione definitiva alla malattia. Questo può prevedere diverse tecniche in considerazione del tipo di prolasso e delle affezione degli altri organi del pavimento pelvico. Oggi giorni tutti gli interventi chirurgici sul pavimento pelvico vengono eseguiti con tecnica mininvasiva e permettono al paziente di tornare alla normale vita sociale e di relazione dopo pochi giorni dall’operazione.

Chirurgia Generale a Roma