Prolasso rettale e prolasso tricompartimentale: come affrontare i disturbi del pavimento pelvico

Pubblicato il: 13/03/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 13/05/2025

Il prolasso rettale e il prolasso tricompartimentale sono due condizioni che colpiscono il pavimento pelvico e che, se non trattate adeguatamente, possono compromettere la qualità della vita di chi ne soffre. Sebbene siano disturbi distinti, esiste una stretta correlazione tra di essi, in quanto entrambi comportano il cedimento delle strutture che supportano gli organi pelvici

Che cos'è il prolasso rettale?

Il prolasso rettale si verifica quando il retto, ovvero la parte finale dell'intestino crasso, scivola verso il basso e può uscire dal canale anale. La causa principale di questa condizione è la debolezza dei muscoli del pavimento pelvico, che non riescono più a mantenere il retto nella sua posizione anatomica corretta. Il prolasso rettale può manifestarsi con sintomi come difficoltà nella defecazione, sensazione di incompleto svuotamento intestinale e, nei casi più gravi, incontinenza fecale.


Le cause del prolasso rettale sono molteplici: tra queste vi sono il parto vaginale, la stipsi cronica, l’età avanzata, la debolezza muscolare e fattori genetici. Inoltre, il prolasso rettale può essere parziale (quando solo una parte del retto scivola fuori) o completo (quando tutto il retto prolassa fuori dal corpo).

Cos'è il prolasso tricompartimentale?

Il prolasso tricompartimentale è una condizione in cui si verifica il cedimento e la discesa di più strutture del pavimento pelvico: la vescica, l'utero (nelle donne) e il retto. Questo disturbo è particolarmente comune nelle donne, soprattutto dopo il parto o con l'avanzare dell'età. Il prolasso tricompartimentale coinvolge, quindi, una disfunzione che riguarda contemporaneamente più organi pelvici, compromettendo la loro funzione e causando sintomi come incontinenza urinaria, prolasso uterino e difficoltà nella defecazione.

Prolasso rettale come componente del prolasso tricompartimentale

Il prolasso rettale può essere una delle componenti del prolasso tricompartimentale, e i sintomi di uno possono sovrapporsi con quelli dell'altro. Ad esempio, le pazienti che soffrono di un prolasso tricompartimentale possono anche sviluppare il prolasso rettale, con conseguente difficoltà nella gestione della defecazione. Altri sintomi comuni includono sensazione di pesantezza pelvica, incontinenza e alterazioni della funzione urinaria.

Diagnosi e trattamenti

La diagnosi del prolasso rettale e del prolasso tricompartimentale viene effettuata dal medico attraverso una valutazione clinica approfondita, che include l’anamnesi, l’esame fisico e, in alcuni casi, esami diagnostici come l’ecografia pelvica, la risonanza magnetica o la manometria anorettale.


Il trattamento del prolasso rettale dipende dalla gravità della condizione. Inizialmente, possono essere raccomandati cambiamenti nello stile di vita, come l'adozione di una dieta ricca di fibre e l'esercizio fisico per migliorare il tono muscolare del pavimento pelvico. Nei casi più gravi, è possibile ricorrere a trattamenti chirurgici, come la resezione del retto o la riparazione mediante approccio perineale o addominale.


Per quanto riguarda il prolasso tricompartimentale, il trattamento può includere anche esercizi di rinforzo del pavimento pelvico, come la fisioterapia pelvica, che aiuta a migliorare la funzionalità muscolare e ridurre i sintomi. In alcuni casi, è necessario un intervento chirurgico per riposizionare gli organi pelvici e ripristinare il supporto muscolare.

Conclusioni

Sia il prolasso rettale che il prolasso tricompartimentale sono disturbi del pavimento pelvico che richiedono un’attenzione medica tempestiva per evitare complicazioni e migliorare la qualità della vita. Il trattamento adeguato dipende dalla gravità della condizione e dalle necessità individuali del paziente, ma con la diagnosi precoce e un piano terapeutico mirato, è possibile ottenere ottimi risultati e alleviare i sintomi.


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