Protesi mammarie: quali scelgo?

Protesi mammarie: quali scelgo?

Editato da: Jennifer Verta il 03/03/2019

Come scegliere la misura della protesi? Quando saranno apprezzabili i risultati definitivi? A queste domande risponde il Dott. Gaetano Vaudo, specialista in Medicina Estetica e Chirurgia Plastica a Roma

Forma ed aspetto

La forma delle protesi può essere principalmente di due tipi: rotonda o anatomica, ossia con una forma a goccia, più simile alla naturale forma della mammella. Per quest’ultima esistono molteplici tipologie che si distinguono per altezza, larghezza e proiezione. È inoltre importante tenere presente che il volume non costituisce una variabile da tenere in considerazione perché per uno stesso volume, esistono diverse forme con altezza e larghezza varia che risulteranno differenti una volta impiantate. Vanno invece valutate attentamente le misure anatomiche della donna, l’adattabilità dei tessuti e qual è il risultato che si vorrebbe ottenere. Una misura cruciale per la scelta della protesi è infatti la dimensione del torace che determinerà, assieme alla distanza desiderata tra i seni, il diametro massimo della protesi affinché questa non si veda e si senta alla palpazione. La superficie della protesi può inoltre essere liscia o testurizzata. La seconda tipologia è stata studiata per ridurre le possibili contratture capsulari.

Contenuto

Anche il contenuto delle protesi può variare: sono disponibili in gel di silicone (quasi sempre coesivo) che conferisce morbidezza ed una consistenza simile alla mammella naturale, in idrogel e soluzione fisiologica (oggi poco utilizzate).

Durata

Le protesi mammarie moderne garantiscono standard di durata più elevati rispetto al passato, ma non sono comunque eterne e possono andare incontro ad usura o rottura, creando dunque problemi. La durata media ad oggi si aggira intorno ai 15 anni, ma questa può variare significativamente a seconda della reazione del sistema immunitario di ogni paziente. Benché oggi molte ditte produttrici forniscano una garanzia sulle protesi in caso di rottura non traumatica, si tratta pur sempre solo della sostituzione gratuita del prodotto, non quindi una garanzia sulla durata. Ecco dunque perché nemmeno il chirurgo può promettere una durata specifica per le protesi. In linea generale, secondo le statistiche le rotture dell’impianto sono rare, ma possibili, specialmente dopo i primi cinque anni dall’operazione e con una percentuale che aumenta pian piano dopo 10 anni. Per prevenire disturbi è dunque importante eseguire controlli annuali da specialisti esperti nella valutazione mammaria in presenza di protesi con ecografia, mammografia (dopo i 40 anni di età) eventualmente seguite da Risonanza Magnetica. Qualora si presentassero dolori, modifiche della forma o arrossamenti è invece necessario rivolgersi tempestivamente allo specialista.

Costo

Il costo può variare in misura importante in base alle varie caratteristiche e ai produttori, con un costo minimo di circa 500 euro e uno massimo di 1500 euro.

Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva a Roma