Protesi peniene: la soluzione alla disfunzione erettile
Quando il trattamenti farmacologici non danno i risultati sperati, la protesi potrebbe essere una valida alternativa. Ne parla il Dott. Carlo Bettocchi, esperto in Urologia e Andrologia a Bari
Quanti uomini soffrono di disfunzione erettile in Italia?
In Italia, circa 3 milioni di uomini hanno difficoltà a raggiungere o a mantenere l’erezione. Il problema della disfunzione erettile, inoltre, aumenta con l’età e si associa spesso alla presenza di malattie croniche e cardiovascolari.
Cos’è la protesi peniena?
La protesi peniena è un dispositivo che permette di ripristinare la funzione sessuale, senza interferire sulla sensibilità, sull’eiaculazione e sulla funzione urinaria, adatta per tutti quegli uomini che non possono assumere o non hanno ottenuto risultati dai trattamenti farmacologici attualmente in commercio.
Protesi peniene: quali modelli esistono?
Le protesi si distinguono in idrauliche e non idrauliche. Il primo modello permette di ottenere, quando l’uomo lo desidera, l’erezione per il tempo desiderato, e un livello di flaccidità naturale quando il meccanismo non è azionato.
I modelli non-idraulici, invece, forniscono una rigidità intermedia costantemente, sufficiente a consumare un rapporto e tale da non risultare evidente in altre situazioni.
Cosa ci si può aspettare da una protesi peniena?
La protesi permette di raggiungere una rigidità adeguata per il rapporto sessuale, è discreta (non è visibile) e i nervi pudendi, adibiti alla sensibilità erotica, vengono risparmiati dalla chirurgia per l’inserimento della protesi.
Gli uomini con protesi peniena riferiscono di essere piuttosto soddisfatti e di aver riacquistato fiducia nella sfera sessuale, con una percentuale di soddisfazione superiore al 90% sia per i pazienti che per le loro partner.
Protesi peniene: affidati solo a veri esperti
La chirurgia protesica viene eseguita in diversi ospedali in Italia, ma pochi sono i centri di riferimento (Università di Bari e Torino) che offrono tutte le soluzioni ai casi più complessi ed ai pazienti che presentano recidive di chirurgia del pene.
Per tale motivo, si consiglia sempre di valutare bene e non sottovalutare la chirurgia protesica, che da un lato offre ottimi risultati funzionali ma dall’altro potrebbe anche provocare, in mani poco esperte, complicanze nel post-operatorio.
Editor Karin Mosca