L’articolazione della spalla è fondamentale per la mobilità del braccio, ma può subire danni irreversibili a causa di patologie degenerative o traumi. In questi casi, la chirurgia protesica rappresenta una soluzione efficace per ridurre il dolore e ripristinare la funzionalità. Ci dice di più il Dott. Giovanni Caruso, Ortopedico e Traumatologo a Torino, Savigliano e Leini.
Quando è necessaria la protesi della spalla?
La protesi della spalla rappresenta una soluzione efficace nei casi in cui l'articolazione gleno-omerale sia compromessa in modo irreversibile. Condizioni come artrosi avanzata, fratture complesse della testa dell'omero o patologie degenerative possono rendere necessario l'impianto di una protesi per eliminare il dolore e ripristinare la funzionalità dell'arto.
Tipologie di protesi della spalla
Esistono due principali tipologie di protesi:
- Protesi anatomica: indicata nei pazienti con cuffia dei rotatori intatta, sostituisce le strutture ossee con componenti che riproducono la normale anatomia della spalla.
- Protesi inversa: utilizzata in presenza di una cuffia dei rotatori gravemente lesionata, prevede un'inversione delle componenti articolari, consentendo il movimento grazie al muscolo deltoide.
Un’ulteriore distinzione riguarda la protesi primaria (primo impianto) e la protesi di revisione (sostituzione di un impianto precedente che ha fallito o si è usurato nel tempo).
Chirurgia protesica e navigazione GPS
Un'evoluzione significativa della chirurgia ortopedica è rappresentata dall'uso della navigazione GPS per l’impianto protesico. Grazie a un software avanzato, a partire da una TAC preoperatoria, il chirurgo può ricostruire l’anatomia del paziente in 3D e pianificare con estrema precisione la posizione delle componenti protesiche. Durante l’intervento, strumenti con sensori garantiscono un posizionamento ottimale, riducendo il margine di errore.
Vantaggi della navigazione GPS
- Massima precisione nell’impianto protesico.
- Riduzione delle complicanze intraoperatorie.
- Maggiore durata dell’impianto nel tempo.
Patologie trattate con la protesi della spalla
L’impianto protesico è indicato principalmente per:
- Artrosi grave: quando la cartilagine articolare è completamente deteriorata e i trattamenti conservativi non sono più efficaci.
- Fratture complesse della testa dell’omero: in caso di danni che non permettono una ricostruzione ossea adeguata.
- Lesioni irreparabili della cuffia dei rotatori, con conseguente perdita di mobilità e dolore cronico.
Tecniche anestesiologiche e recupero post-operatorio
L’intervento può essere eseguito con anestesia loco-regionale, una tecnica che riduce i rischi legati all'anestesia generale e consente una ripresa più rapida. Il recupero prevede un programma riabilitativo mirato per ristabilire la mobilità e la forza muscolare, con tempi variabili a seconda della tipologia di impianto e delle condizioni del paziente.
Conclusioni
L’impianto di una protesi della spalla è una soluzione efficace per pazienti con patologie articolari avanzate. L’uso della navigazione GPS migliora significativamente i risultati, garantendo maggiore precisione chirurgica e longevità dell’impianto. Il supporto di un’équipe ortopedica specializzata e un adeguato percorso riabilitativo sono fondamentali per il successo dell’intervento.