Nuovo protocollo per la prevenzione del cancro gastrico

Pubblicato il: 21/07/2025 Editato da: Serena Silvia Ponso il 21/07/2025

L’insorgenza del tumore gastrico è spesso silenziosa e legata a diversi fattori di rischio. La prevenzione è fondamentale perché permette di agire tempestivamente sui soggetti a rischio e monitorarli con attenzione. Il Prof. Alessandro Casini, Gastroenterologo a Firenze, Mercatale In Val di Pesa e Montecatini Terme, ci illustra il nuovo protocollo per la prevenzione del cancro gastrico che esegue personalmente presso l'Istituto Diagnostico Fanfani di Firenze.

In cosa consiste il protocollo di prevenzione del cancro gastrico e per chi è consigliato?

Il protocollo di prevenzione del cancro gastrico si basa su un approccio strutturato e sequenziale che contempla i seguenti step:

  • Visita gastroenterologica specialistica
  • Prelievo di sangue ed esecuzione del “Gastropanel”, un test che analizza:
  • Pepsinogeno I (PGI)
  • Pepsinogeno II (PGII)
  • Rapporto PGI/PGII
  • Gastrina-17 basale (G17b) e stimolata (G17s)
  • Anticorpi IgG contro Helicobacter pylori
  • Esofago-gastro-duodenoscopia con biopsie multiple.
  • Classificazione del rischio istologico secondo la scala OLGA.

  • Consegna dei risultati al paziente, valutazione del rischio e, se necessario, trattamento eradicante per Helicobacter pylori (HP) e definizione di un programma di follow-up endoscopico.


Questo protocollo è consigliato a tutto coloro che hanno familiarità per K gastrico e ai portatori di infezione da HP.

Qual è il ruolo dell’Helicobacter pylori nello sviluppo del tumore gastrico e come viene trattato?

Il fattore di rischio più importante per lo sviluppo del cancro gastrico è l’infezione da HP (spesso asintomatica). Questa infezione può essere diagnosticata sia con mezzi invasivi (esecuzione di una gastroscopia con biopsie) sia con modalità non invasive: ricerca nelle feci, esecuzione di un Breath test all'urea e dosaggio anticorpi specifici nel sangue. Viene trattato mediante un ciclo di antibioticoterapia associata a gastroprotettori del tipo degli inibitori di pompa protonica (cosiddetti PPI...tipo omeprazolo e simili).

La gastroscopia è sempre necessaria per prevenire il cancro allo stomaco? Quando va eseguita?

La gastroscopia è indicata nei pazienti con infezione da HP, nei soggetti con familiarità per K gastrico, nei pazienti che abbiano già effettuato una precedente gastroscopia con rilievo istologico della cosiddetta "metaplasia intestinale". Quest’ultima è da considerarsi il fattore di rischio più importante per l'evoluzione verso lo sviluppo di un K gastrico. La diagnosi di questa “metaplasia” rappresenta un elemento centrale del protocollo e richiede un monitoraggio endoscopico costante nel tempo.


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Quali fattori alimentari e familiari aumentano il rischio di cancro gastrico e come è possibile intervenire?

Fattori dell’ospite (sesso maschile, fumo, storia familiare) e ambientali modulano gli effetti dell’infezione nel determinarne l’esito e le conseguenti concentrazioni del rischio (gruppi ad alto rischio). Alti consumi di carni arrostite, cibi salati, affumicati o conservati, fumo di sigaretta, sono associati a un aumento del rischio.

Gastroenterologia a Firenze

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