Punture di insetti: quando preoccuparsi e come intervenire

Pubblicato il: 08/07/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 08/07/2025

Le punture di insetti sono eventi comuni, soprattutto nei mesi estivi, e nella maggior parte dei casi provocano solo fastidi locali come prurito, gonfiore o arrossamento. Tuttavia, in alcune persone, possono innescare reazioni allergiche anche gravi 

Non tutte le punture sono uguali: il ruolo dell’insetto 

Non tutti gli insetti causano lo stesso tipo di reazione. In allergologia, le punture che meritano particolare attenzione sono quelle di imenotteri, una famiglia che comprende: 

  • Api: pungono una sola volta, lasciando il pungiglione nella pelle 
  • Vespe: possono pungere ripetutamente 
  • Calabroni: più grandi, spesso responsabili di reazioni sistemiche 
  • Vespe polistes: comuni nelle aree urbane italiane 


Morsi di zanzare o altri insetti ematofagi, invece, raramente scatenano allergie sistemiche. 

Quando la reazione supera il normale: segnali da non ignorare 

In presenza di una puntura, è fondamentale distinguere tra: 

  • Reazioni locali normali: dolore, gonfiore, prurito nell’area della puntura 
  • ⚠️ Reazioni locali estese: gonfiore oltre i 10 cm, che dura più di 24-48 ore 
  • 🚨 Reazioni sistemiche (anafilassi): orticaria generalizzata, difficoltà respiratoria, calo di pressione, perdita di coscienza 


Le reazioni anafilattiche rappresentano un’emergenza medica e richiedono l’intervento immediato con adrenalina. 

Allergia da punture: chi è a rischio? 

Chi ha già avuto una reazione sistemica a una puntura di imenottero è a rischio di recidiva. Altri fattori di rischio: 

  • 👶 Età giovane o anziana 
  • 💉 Precedenti di allergia o asma 
  • 🧬 Familiarità per allergie gravi 
  • 🌲 Esposizione abituale ad ambienti boschivi o rurali 

Diagnosi allergologica: come sapere se si è allergici 

Una volta superato l’evento acuto, è essenziale rivolgersi all’allergologo per: 

  • 🔬 Test cutanei con veleno di imenotteri 
  • 💉 Dosaggio delle IgE specifiche 
  • 🧪 Valutazione della reattività individuale attraverso test in vitro 


Questi esami permettono di confermare o escludere un’allergia vera alla puntura. 

Immunoterapia: l’unica cura preventiva specifica 

Per chi ha una diagnosi confermata di allergia al veleno di imenottero, l’immunoterapia specifica rappresenta il trattamento più efficace: 

  • 💉 Riduce il rischio di reazioni gravi di oltre il 90% 
  • ⏳ Dura in media 3-5 anni 
  • 🏥 Viene somministrata in ambiente controllato 


È considerata una terapia salvavita e deve essere sempre valutata da uno specialista. 

Cosa portare sempre con sé se si è allergici 

Chi è a rischio deve avere un piano di emergenza personalizzato e portare con sé: 

  • 💊 Antistaminico e corticosteroide orali 
  • 🩺 Adrenalina autoiniettabile 
  • 🧾 Scheda informativa sul proprio stato allergico 


È importante anche educare familiari e colleghi sull’uso dell’adrenalina. 

Prevenire si può: consigli pratici per l’estate 

Alcune semplici precauzioni possono ridurre il rischio di punture: 

  • 👕 Indossare abiti chiari e coprenti 
  • 🍉 Evitare profumi e cibi dolci all’aperto 
  • 🗑️ Chiudere bene i contenitori dei rifiuti 
  • 🚫 Non schiacciare gli insetti, può scatenare l’attacco del gruppo


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