Quali fattori possono causare un’ernia inguinale?

Pubblicato il: 19/05/2020 Editato da: Marta Buonomano il 18/05/2020

L’ernia inguinale è una condizione che può essere influenzata da diversi fattori. Il Dott. Luca Covotta, esperto in Chirurgia Generale ad Avellino, ci spiega in che modo bisogna intervenire e quali sono i possibili rischi dell’intervento chirurgico

Che cosa s’intende per ernia inguinale?

Questa condizione patologica della parete addominale consiste nella fuoriuscita di contenuto addominale ed è dovuta ad un cedimento delle strutture muscolo-tendinee di questa zona. Tale regione della parete addominale rappresenta una zona ideale per questo cedimento, perché esiste anatomicamente un passaggio naturale definito “canale inguinale” che nell’uomo contiene sia i vasi per il testicolo che il condotto per lo sperma (deferente), mentre nella donna contiene il legamento rotondo dell’utero.

ragazza che si tocca la panciaIn relazione al punto in cui si verifica tale fuoriuscita possiamo distinguere due tipi di ernie: quella inguinale e quella crurale o femorale.

L’ernia inguinale rappresenta circa il 90% di tutte le ernie della parete addominale in cui il contenuto erniato attraversa il canele inguinale. In relazione al punto in cui si localizzano all’interno del canale e vanno distinte in:

  • Ernia inguinale diretta: caratterizzata da una debolezza nella fascia trasversalis;
  • Ernia inguinale indiretta: situata nei vasi epigastrici inferiori e caratterizzata da una sporgenza del sacco erniario.

Nell’ernia crurale o femorale, invece, l’ernia passa sotto il legamento inguinale ed attraversa il canale femorale tra la vena femorale lateralmente ed il pube medialmente. 

Quali fattori possono favorire la fuoriuscita di un’ernia?

Sono state identificate alcune condizioni che possono favorire la fuoriuscita di una ernia, tra queste:

  • Malformazioni congenite della parete addominale;
  • Gravidanza;
  • Senilità (che provoca un assottigliamento ed indebolimento della muscolatura addominale);
  • Sforzi fisici o sollevamento di pesi;
  • Stitichezza;
  • Obesità;
  • Traumi della parete addominale;
  • Insufficienza respiratoria cronica.

Come si manifesta un’ernia inguinale?

Il sintomo più frequente è la comparsa di una tumefazione più o meno dolente nella regione inguinale, che progressivamente potrebbe aumentare di dimensioni fino a scendere nel sacco scrotale nell’uomo e nel grande labbro nella donna. Questa condizione nella stragrande maggioranza dei casi non determina particolari problemi ma in alcuni casi può comportare delle complicazioni, come:

  • Intasamento: il contenuto erniato rimane bloccato all’esterno;
  • Strangolamento: a causa dell’intasamento il contenuto erniario subisce un danno ischemico con conseguente necrosi dei tessuti,

Come intervenire?

ragazza con dolore all'inguineL’unica terapia è la riparazione chirurgica (in termini tecnici “alloplastica” o “erniorafia inguinale”) che, oltre a ridurre in addome il tessuto erniato, deve assicurare un efficace sistema di “chiusura” del difetto con una rete (protesi) di materiale sintetico. Tale intervento chirurgico può essere eseguito in anestesia generale, spinale o locale in relazione a:

  • Dimensione dell’ernia;
  • Sintomatologia accusata;
  • Costituzione fisica del paziente;
  • Eventuali comorbidità e conseguenti terapie del paziente.

L’intervento generalmente comporta per alcuni giorni lieve dolore e/o tensione nella zona dell’intervento. Si raccomanda il riposo per almeno una settimana, per poi riprendere le normali attività gradualmente. Per riprendere le attività sportive o sollevare dei pesi, si consiglia invece di attendere almeno un mese.

Quali sono i rischi dell’intervento?

Le possibili complicazioni post-chirurgiche comprendono:

  • Ematoma nella zona dell’intervento;
  • Infezione della ferita chirurgica;
  • Lesioni (transitorie o permanenti) a strutture del canale inguinale, ad esempio lesioni testicolari, vascolari, nervose;
  • Dolore cronico causato dall’intrappolamento di strutture nervose nella sutura della protesi;
  • Possibile danno testicolare provocato dalla legatura dei vasi sanguigni genitali o del dotto deferente;
  • Recidiva.
Chirurgia Generale a Mirabella Eclano

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