Quali sono i disturbi del comportamento alimentare?
Autore:I disturbi della condotta alimentare sono tutte quelle patologie principalmente caratterizzate da una paura significativa ad ingrassare o essere grassi e che portano i soggetti che ne soffrono a limitare i pasti al fine di perdere peso e, quindi, sentirsi meglio. Non si conoscono esattamente le cause di queste patologie; tuttavia, si conoscono alcuni fattori predisponenti, come l’inizio di una dieta o l’età adolescenziale. Il nostro specialista in Pediatria ci parla di due disturbi specifici (anoressia e bulimia)
Nonostante i disturbi alimentari possano comparire durante qualsiasi fase della vita (anche in pazienti molto giovani, con età compresa tra 8 e 10 anni), tra i 12-14 anni e i 19-20 anni si registrano i casi più numerosi.
Come possono essere diagnosticate anoressia e bulimia?
La bulimia è una patologia che può essere latente per anni; persino dopo un lungo periodo, alcuni soggetti non riescono a comprendere di esserne affetti. Questa è caratterizzata da abbuffate di cibo seguite da condotte autopunitive come vomito autoindotto o intenso esercizio fisico eccessivo, utilizzo di lassativi o diuretici per cercare di limitare l’assunzione eccessiva di cibo. L’anoressia, invece, è una patologia che viene diagnosticata con più facilità poiché maggiormente evidente. I pazienti riducono i pasti e le relative quantità generando una perdita di peso che, in alcuni casi, può essere intensa e rapida. Se la diagnosi avviene in tempo, sarà possibile individuare un trattamento adeguato e migliorare la prognosi.
Qual è il ruolo della famiglia? Come può essere aiutato il paziente in difficoltà?
Quando sospettiamo che nostro figlio possa avere un disturbo del comportamento alimentare è raccomandabile affrontare la situazione, non lasciare che questa passi inosservata o accantonandola come un temporaneo problema dell’età. È necessario consultare il pediatra o il medico di famiglia affinché possano valutare se tali comportamenti siano normali o patologici indirizzando il paziente verso lo specialista adeguato al fine di trattare i disturbi. In molti casi occorre rivolgersi allo psichiatria, al nutrizionista o allo psicologo poiché i pazienti molto giovani necessitano dell’aiuto di diversi specialisti in modo da eliminare determinati comportamenti alimentari, dannosi per sé stessi e per la famiglia.