Reazioni cutanee improvvise? Scopri se si tratta di orticaria allergica

Pubblicato il: 24/02/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 25/02/2025

L’orticaria è una condizione cutanea che si manifesta con pomfi pruriginosi, arrossati e spesso accompagnati da una sensazione di bruciore. È una reazione che può essere acuta o cronica e, nel caso dell’orticaria allergica, è scatenata dall’attivazione del sistema immunitario in risposta a specifici allergeni. Sebbene possa apparire come un disturbo banale, in alcuni casi può nascondere implicazioni più serie, come lo shock anafilattico

Cause e fattori scatenanti: quando il sistema immunitario reagisce in modo eccessivo

L’orticaria allergica si verifica quando il corpo entra in contatto con una sostanza che riconosce erroneamente come pericolosa. Il sistema immunitario risponde rilasciando istamina e altre sostanze chimiche che provocano gonfiore e prurito sulla pelle.

I principali allergeni coinvolti comprendono:

  • Alimenti come frutta a guscio, crostacei, latticini e uova.
  • Farmaci, tra cui antibiotici (penicillina), FANS e anestetici.
  • Punture di insetti, come quelle di api e vespe.
  • Lattice, presente in guanti, dispositivi medici e alcuni prodotti industriali.
  • Additivi chimici presenti negli alimenti o nei cosmetici.

Identificare l’allergene responsabile è il primo passo per evitare la ricorrenza della reazione.

Sintomi: come distinguere l’orticaria allergica da altre forme

I sintomi dell’orticaria allergica possono variare in intensità. Nei casi lievi, si manifestano con pomfi di diverse dimensioni, rossori e prurito intenso. Tuttavia, nei casi più gravi può comparire angioedema, ovvero un gonfiore profondo che interessa labbra, occhi, mani e piedi.

Nei casi più severi, l’orticaria può evolvere in una reazione anafilattica, con sintomi come difficoltà respiratorie, abbassamento della pressione sanguigna e perdita di coscienza. Questa condizione richiede un intervento medico immediato.

Diagnosi: il ruolo dell’allergologo nella ricerca delle cause

La diagnosi dell’orticaria allergica prevede un’accurata anamnesi del paziente, seguita da test specifici per individuare le sostanze scatenanti. Tra questi:

  • Prick test, che prevede il contatto della pelle con piccole quantità di allergeni per osservare eventuali reazioni.
  • Esami del sangue, per misurare i livelli di anticorpi IgE.
  • Test di provocazione, in ambiente controllato, per verificare la reazione del paziente a determinati alimenti o farmaci sospetti.

Un’accurata diagnosi è essenziale per impostare un trattamento personalizzato.

Trattamento e strategie per la gestione dell’orticaria allergica

La terapia dipende dalla gravità della reazione. Nei casi lievi e moderati, gli antistaminici rappresentano il trattamento di prima scelta, bloccando gli effetti dell’istamina e alleviando il prurito e il gonfiore. Nei casi più severi, possono essere prescritti corticosteroidi per ridurre l’infiammazione.

Se l’orticaria è associata a un rischio di reazione anafilattica, il paziente deve sempre portare con sé un autoiniettore di adrenalina, da utilizzare in caso di emergenza. Inoltre, in alcuni casi selezionati, può essere indicata l’immunoterapia per desensibilizzare il sistema immunitario all’allergene responsabile.

Prevenzione: come evitare le recidive

Evitare il contatto con l’allergene responsabile è la misura più efficace per prevenire l’orticaria allergica. Alcuni accorgimenti utili includono:

  • Leggere attentamente le etichette degli alimenti per evitare ingredienti a rischio.
  • Comunicare eventuali allergie ai medici prima di assumere farmaci.
  • Utilizzare guanti senza lattice in caso di sensibilità a questa sostanza.
  • Portare sempre con sé farmaci di emergenza in caso di reazioni improvvise.

L’orticaria allergica è una condizione che può avere un impatto significativo sulla qualità della vita. Una diagnosi tempestiva e una corretta gestione del problema sono fondamentali per evitare complicazioni e migliorare il benessere del paziente. Consultare un allergologo per un piano terapeutico personalizzato è il primo passo per affrontare con sicurezza questa patologia.


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