Relazione tra tiroide e gravidanza

Relazione tra tiroide e gravidanza

Editato da: Sharon Campolongo il 24/03/2022

Esiste una stretta relazione tra tiroide e gravidanza. Scopriamo insieme alla Dott.ssa Maria Rosaria Chiossi, specialista in Endocrinologia a Roma, qual è il ruolo della tiroide e le conseguenze di possibili disfunzioni di questa ghiandola durante la gravidanza

Quali sono le funzioni della tiroide?

La tiroide è una ghiandola fondamentale per il metabolismo corporeo. Gli ormoni tiroidei sono importanti per la regolazione di diverse funzioni: mantenimento della temperatura corporea, tono dell’umore, capacità cognitive e intellettive, frequenza cardiaca, funzione intestinale e funzione riproduttiva. È di fondamentale importanza quindi per mantenere in equilibrio il nostro organismo.

donna incinta

Che ruolo svolge la tiroide durante la gravidanza?

Un’ottimale funzione tiroidea in gravidanza è essenziale sia per la salute della gestante che per il prodotto del concepimento. Anche solo l’induzione della gravidanza può essere influenzata dalla funzione tiroidea. Gli ormoni tiroidei sono necessari per lo sviluppo e per il mantenimento del primordiale tessuto nervoso del nascituro, oltre che per il suo accrescimento morfologico. Il feto non è in grado di produrre ormoni tiroidei fino alla 12° settimana di vita circa (epoca in cui si forma embriologicamente la ghiandola tiroidea) e quindi è fondamentale che la futura madre sia in grado di produrre il giusto apporto ormonale per entrambi. Necessario quindi uno screening tiroideo in tutte le donne che affrontano una gravidanza e che soprattutto non abbiano mai controllato la funzione tiroidea in precedenza. Dopo la 12° settimana quando il feto è in grado di produrre gli ormoni tiroidei è comunque importante mantenere l’equilibrio ormonale per evitare futuri problemi.

La funzione riproduttiva può essere influenzata dagli ormoni tiroidei, per cui, nel caso in cui si avesse difficoltà ad ottenere una gravidanza sarebbe opportuno controllare, oltre agli esami per lo studio della fertilità, anche la funzione tiroidea, soprattutto se presenti alterazioni del ciclo mestruale, sintomi attribuibili a patologie tiroidee o familiarità per queste ultime.

Disfunzioni della tiroide durante la gravidanza: quali sono i rischi per il feto?

Nel caso in cui ci fosse un’insufficiente produzione degli ormoni tiroidei si possono avere conseguenze più o meno gravi sul prodotto del concepimento a seconda dell’epoca gestazionale in cui questa condizione si presenti. I problemi più gravi vanno dall’aborto spontaneo a danni a carico del tessuto nervoso e quindi al futuro benessere cognitivo ed intellettivo del bambino. Altri problemi meno gravi, ma non certo trascurabili, possono riguardare l’accrescimento in utero, complicanze al momento del parto, il quoziente intellettivo definitivo, alterazioni tiroidee congenite.

Come si possono prevenire le disfunzioni della tiroide durante la gravidanza?

Sarebbe utile eseguire uno screening tiroideo al momento della programmazione della gravidanza semplicemente con esami ematochimici (TSH ed FT4) e procedere con ulteriori accertamenti solo se questi alterati. Se la donna fosse già in gestazione è consigliabile eseguirli il prima possibile. Nel caso in cui ci fosse una insufficiente funzione tiroidea (ipotiroidismo) si può iniziare tempestivamente una terapia sostitutiva con ormone tiroideo che ripristina l’equilibrio. La terapia è sicura e non comporta effetti collaterali alla giusta posologia.

Nel caso in cui fosse invece presente un eccesso di ormoni tiroidei (ipertiroidismo) sarebbe opportuno programmare la gravidanza in un momento in cui si sia ristabilito l’equilibrio, diversamente, nel caso in cui la donna fosse già in gravidanza anche in questo caso esistono opzioni terapeutiche con farmaci antitiroidei che vanno però opportunamente considerati caso per caso e a seconda del momento gestazionale per i possibili effetti collaterali che questi ultimi potrebbero provocare anche sul nascituro.

tiroidite

Gli ormoni tiroidei andranno poi controllati nella gestante con una frequenza costante, che varia in base al tipo di problema e all’opzione terapeutica intrapresa, durante tutta la gravidanza per permettere le adeguate correzioni posologiche.

È inoltre fondamentale in gravidanza in tutte le donne, anche quelle senza alcun problema tiroideo, l’apporto di iodio, minerale fondamentale e necessario per la formazione degli ormoni tiroidei. Questo adeguato apporto si può ottenere oltre che con l’alimentazione (merluzzo, sardine, gamberetti, salmone, tonno, yogurt, latte, uova, mirtilli e fragole) e l’utilizzo di sale iodato, anche con integratori specifici normalmente prescritti in ambito sia ginecologico che endocrinologico.

Endocrinologia e Malattie del metabolismo a Roma