La retinopatia dei prematuri (ROP) è una patologia oculare che interessa la retina dei neonati nati prematuramente e rappresenta una delle principali cause di cecità infantile prevenibile. In Italia, grazie al miglioramento delle cure neonatali, la sopravvivenza dei bambini prematuri è aumentata, rendendo ancora più importante la diagnosi precoce e il monitoraggio oculistico nei primi mesi di vita. Approfondiamo l’argomento con il Dott. Tommaso Micelli Ferrari, Oculista a Bari.
Che cos’è la retinopatia dei prematuri?
La ROP è una malattia che colpisce la retina, il tessuto nervoso sensibile alla luce situato nella parte posteriore dell’occhio. Nei bambini nati prima della 31ª settimana di gestazione o con peso inferiore ai 1500 grammi, la retina può non essere completamente sviluppata. Questo porta alla formazione anomala di vasi sanguigni che, crescendo in modo disordinato, possono causare distacco di retina e, nei casi gravi, cecità.
Quali sono i fattori di rischio?
Il principale fattore di rischio è la prematurità. Tuttavia, anche l’impiego prolungato di ossigenoterapia, infezioni sistemiche, trasfusioni e instabilità emodinamiche possono contribuire allo sviluppo della ROP. Il rischio aumenta con la minore età gestazionale e il basso peso alla nascita.
Come si diagnostica?
La diagnosi si effettua attraverso uno screening oculistico neonatale, eseguito da un oculista pediatrico tramite un esame del fondo oculare con oftalmoscopia indiretta. Le linee guida italiane raccomandano il primo controllo tra la 4ª e la 6ª settimana di vita o a 31-33 settimane di età post-concepimento, a seconda di quale sia maggiore.
Quali sono gli stadi della ROP?
La retinopatia dei prematuri si classifica in cinque stadi:
- Stadio 1-2: forme iniziali, spesso regrediscono spontaneamente.
- Stadio 3: presenza di vasi anomali e proliferazione fibrovascolare.
- Stadio 4-5: coinvolgimento del vitreo e distacco di retina, rischio elevato di perdita visiva permanente.
Quali sono i trattamenti disponibili?
Il trattamento varia in base allo stadio della malattia:
- Laserterapia retinica: è il trattamento più utilizzato nei casi gravi per arrestare la crescita anomala dei vasi.
- Terapia anti-VEGF: somministrazione intravitreale di farmaci che inibiscono il fattore di crescita vascolare, indicata in casi selezionati.
- Chirurgia vitreoretinica: riservata alle forme più avanzate con distacco di retina.
Si può prevenire?
Non esiste una prevenzione assoluta, ma la gestione attenta dell’ossigenoterapia, il monitoraggio costante dei parametri vitali e uno screening oculistico tempestivo riducono il rischio di progressione verso forme gravi.
Conclusioni
La retinopatia dei prematuri è una condizione che richiede un’attenta sorveglianza fin dai primi giorni di vita nei neonati a rischio. L’identificazione precoce e un trattamento adeguato possono fare la differenza nel preservare la vista dei bambini prematuri. In Italia, l’integrazione tra neonatologi e oculisti consente di offrire protocolli efficaci di prevenzione e cura.