Rezūm: un trattamento innovativo per curare l'ipertrofia prostatica

Rezūm: un trattamento innovativo per curare l'ipertrofia prostatica

Editato da: Alice Cattelan il 19/01/2024

Il Rezūm è un trattamento innovativo che permette di curare l'ipertrofia prostatica. Vediamo insieme al Prof. Gian Maria Busetto, esperto in Urologia, in cosa consiste questa tecnica!

Che cos’è il Rezūm e in quali casi viene utilizzato?

Il Rezūm è una nuova metodica per il trattamento dei sintomi del basso apparato urinario. Gli uomini che soffrono di iperplasia prostatica (ingrossamento della prostata) conoscono bene questi sintomi che corrispondono alla minzione difficoltosa con:

  • Flusso urinario debole
  • Numerose minzioni notturne
  • Senso di mancato svuotamento
  • Ritenzione urinaria. 

Il Rezūm, quindi, viene utilizzato per il trattamento dell’iperplasia prostatica e rientra a tutti gli effetti tra quelle che oggi definiamo le metodiche mininvasive per il trattamento di questi pazienti. Il principio di

funzionamento si basa su un getto di vapore acqueo ad alta temperatura che viene erogato all’interno dei lobi prostatici per pochi secondi. L’effetto è quello di provocare una denaturazione delle membrane cellulari con conseguente apoptosi (morte cellulare). Questo effetto, nel giro di 2-3 mesi, porterà alla diminuzione del volume prostatico, con conseguente risoluzione dei sintomi secondari all’iperplasia prostatica.

Quali sono i soggetti che possono beneficiare del trattamento?

La metodica è indicata per tutti quei soggetti che soffrono di iperplasia prostatica, conosciuta anche come IPB (ingrossamento della prostata). In generale è indicato nei casi in cui il volume della prostata è aumentato moderatamente. Se consideriamo che una prostata normale ha un volume di circa 20-25 cc, con la metodica gli effetti sono buoni per il trattamento di prostate di dimensioni fino a circa 80 cc. Nei volumi maggiori, seppure eseguibile, offre tassi di successo inferiori con conseguente minor risoluzione dei sintomi riferiti dal paziente.

Come si svolge l’intervento?

Questo intervento è caratterizzato dalla rapidità e semplicità di esecuzione. Può essere praticato con una semplice sedazione essendo piuttosto veloce da eseguire. Consiste, infatti, nell’esecuzione di alcune iniezioni di vapore acqueo attraverso un ago curvo che fuoriesce da una “pistola” che viene introdotta per via transuretrale (attraverso il canale uretrale del pene). Verranno poi eseguite delle iniezioni di vapore, in numero proporzionale al volume prostatico (circa 1 iniezione ogni 10 cc di volume). Ogni iniezione dura 9 secondi.

Quali sono i rischi e benefici?

I benefici sono molteplici e rientrano nella risoluzione della sintomatologia urinaria riferita dal paziente con ritorno ad una buona qualità di vita. Come ogni intervento bisogna però tener presenti anche i rischi. La metodica è ben codificata e i rischi sono molte volte limitati, ma soprattutto transitori e gestibili con la terapia farmacologica. Tra questi rientra l’irritazione provocata dal vapore, il sanguinamento, la ritenzione urinaria ma anche l’infezione. Anche le percentuali di ritrattamento sono piuttosto basse e nell’ordine inferiore al 10%.

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