Riabilitazione del pavimento pelvico: di cosa si tratta?

Riabilitazione del pavimento pelvico: di cosa si tratta?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 15/05/2023

Il pavimento pelvico è composto da muscoli, fasce e legamenti che si uniscono a formare una zona romboidale compresa tra il pube anteriormente, il coccige posteriormente e le sinfisi pubiche ai lati. Permette il passaggio dell'uretra, vagina e retto e ne regola le attività. Il Prof. Marcello Gasparrini, esperto in Chirurgia Generale a Roma, ci parla del trattamento di riabilitazione

Caratteristiche del trattamento di riabilitazione del pavimento pelvico

La riabilitazione del pavimento pelvico è un percorso che il paziente intraprende con l'ausilio di un terapeuta. Il primo passo è di presa di coscienza dei muscoli. Il pavimento pelvico è infatti continuamente coinvolto nelle nostre attività quotidiane ma la sua mobilizzazione viene difficilmente percepita a livello cosciente dal paziente.

Incontinenza urinaria

La seconda parte del trattamento prevede l'eliminazione delle mobilizzazioni errate del muscolo. Vi è infatti un complesso controllo sull'attività dei vari muscoli, basti pensare al momento della defecazione o della minzione. Comprendere quali siano i corretti movimenti muscolari ed eliminare gli atteggiamenti errati è uno degli obiettivi.

Parallelamente all'acquisizione della corretta attività del complesso muscolare, si procede ad un rinforzo dei muscoli stessi.

Sintomi ed indicazioni della terapia

La riabilitazione del pavimento pelvico può essere effettuata a tutte le età.

I principali sintomi evidenziabili sono legati all'apparato genito-urinario e sono:

  • Isteroceli
  • Post-partum
  • Valutazione in gravidanza
  • Dispareunia
  • Incontinenza urinaria
  • Difficile svuotamento vescicale
  • Residuo post-minzionale
  • Cistoceli

I principali sintomi relativi al complesso ano-rettale sono:

  • Prolassi
  • Incontinenza
  • Patologia emorroidaria
  • Stipsi ostinata
  • Sindrome da ostruita defecazione

È fondamentale effettuare la riabilitazione in previsione di alcuni eventi:

  • Gravidanza o parto;
  • Menopausa;
  • Attività sportiva intensa;
  • Chirurgia che coinvolga vescica, uretra, utero, vagina, retto, ano e regione perianale.

È maggiormente indicata in caso di:

  • Incontinenza urinaria
  • Incontinenza fecale o ai gas
  • Prolassi (isterocele, cistocele o rettocele)
  • Sindrome da ostruita defecazione
  • Peripartum
  • Menopausa

Può essere indicata in età pediatrica in caso di malformazioni ano-rettali o genito-urinarie, nel perioperatorio, nei casi di stipsi ostinata.

In cosa consiste il trattamento?

Il trattamento riabilitativo si avvale di attività e tecniche effettuabili sia in presenza del riabilitatore con o senza ausilio di sonde, sia da svolgere a domicilio o palestra.

La chinesi-terapia si avvale di esercizi volti al rinforzo del pavimento pelvico sia con contrazioni volontarie dello stesso, sia con un’attività ginnica coinvolgente più muscoli.

Vi sono le attività di biofeedback e di elettrostimolazione passiva. Entrambe vengono svolte con l’ausilio di una sonda (endovaginale o endoanale). La sonda può registrare l’attività elettrica o pressoria del muscolo e mostrarlo al paziente su uno schermo. Può essere utilizzata anche per una stimolazione passiva del muscolo con attività di rinforzo, antalgica, miorilassante ecc.

Chiunque può effettuare un percorso riabilitativo del pavimento pelvico. Non può essere effettuata la stimolazione passiva solo nelle donne in stato di gravidanza o in pz con PMK. La chinesi-terapia e il biofeedback possono invece essere effettuati sempre in pazienti complianti.

Chirurgia Generale a Roma