Rotture della cuffia dei rotatori: mini-incisione o artroscopia?

Pubblicato il: 12/06/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 12/06/2025

Le rotture tendinee della cuffia dei rotatori rappresentano una delle cause più comuni di dolore e limitazione funzionale alla spalla, specialmente nei soggetti attivi o in età avanzata. Le recenti evidenze scientifiche, in particolare dagli Stati Uniti, hanno rilevato che fino al 90% delle riparazioni artroscopiche della cuffia possono fallire nel tempo a causa della recidiva della lesione.

È quindi fondamentale selezionare il trattamento chirurgico più adatto per ogni singolo paziente, tenendo conto sia delle caratteristiche cliniche sia delle aspettative individuali.

Differenze tra artroscopia e mini-incisione: non solo una questione tecnica

Ogni tecnica presenta vantaggi e limiti. La scelta tra approccio artroscopico e chirurgia mini-open deve basarsi su criteri oggettivi e personalizzati.

✅ Alcuni aspetti da considerare:

  • ⏱️ Durata dell’intervento: l’artroscopia richiede 60-90 minuti anche in mani esperte, mentre la mini-incisione raramente supera i 30 minuti.
  • 🔩 Presenza di mezzi di sintesi: l’intervento artroscopico prevede l’uso di viti o ancorette permanenti, non necessari nella tecnica mini-open.
  • ⚖️ Valutazione personalizzata: ogni paziente ha una storia clinica, sociale e lavorativa diversa, da cui deve dipendere la scelta terapeutica.

Come si sceglie il trattamento più adatto?

La decisione non si basa solo su immagini radiologiche o sull'entità della lesione, ma richiede un’analisi clinica approfondita.

📋 Elementi da valutare:

  • 🔍 Intensità del dolore e risposta ai test clinici (es. manovra di Jobe)
  • 🧠 Condizioni muscolari, come la degenerazione grassa (classificazione di Goutallier)
  • 👤 Età, stato lavorativo e aspettative del paziente

Nei soggetti giovani e attivi, si privilegia la ricostruzione tendinea. Al contrario, nei pazienti anziani o con esigenze motorie limitate, è spesso sufficiente un debridement artroscopico e un’acromionplastica selettiva.

Tecnica chirurgica mini-open: un approccio conservativo ed efficace

Il paziente è posizionato in “beach chair” e si procede con una piccola incisione. Dopo aver rimosso la borsa sottoacromiale, si valuta l’estensione della lesione e lo stato del tendine del capo lungo del bicipite, che può essere utilizzato in fase ricostruttiva.

Quando la lesione è ampia o il tendine è retratto:

  • ✂️ Si mobilizza il tendine evitando di danneggiarlo con pinze
  • 🔄 Si rimuovono aderenze che limitano la sua escursione
  • 🧵 Si sutura con tecnica transossea, evitando l’uso di mezzi di sintesi permanenti

Questa tecnica consente una riparazione solida e personalizzata, riducendo il tempo operatorio e i rischi legati agli impianti.

Il ruolo della valutazione post-operatoria

Dopo l’intervento, il paziente indossa una ferula che immobilizza la spalla a 90° di abduzione per 15 giorni. Il protocollo riabilitativo inizia già nei primi giorni post-operatori per favorire un recupero funzionale ottimale.

Conclusione

Le rotture della cuffia dei rotatori devono essere trattate in modo mirato. La tecnica con mini-incisione rappresenta un’alternativa valida, meno invasiva e senza impianti permanenti, con ottimi risultati in selezionati gruppi di pazienti.


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