Soffri di dolore cervicale? Ricomincia dal tuo stile di vita!

Soffri di dolore cervicale? Ricomincia dal tuo stile di vita!

Editato da: Jennifer Verta il 13/05/2019

La cervicalgia si presenta con un dolore inconfondibile, che nei casi più gravi impedisce persino ogni movimento del collo per giorni interi. Ci spiega come curarla e prevenirla il Dott. Mario Cervone de Martino, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Napoli

Quanto è diffusa la cervicalgia?

La cervicalgia è un disturbo osteoarticolare a carico dell’area del collo e della parte alta del trapezio, in particolare delle prime vertebre del rachide cervicale, che colpisce sempre più persone e sempre prima. I primi sintomi possono infatti manifestarsi già intorno ai 30 anni o prima. Il fenomeno è pandemico in Occidente al punto che si stima che ad oggi almeno la metà della popolazione mondiale abbia sofferto di almeno un episodio di cervicalgia nel corso della propria vita. La fascia d’età che più ne è colpita è quella tra i 40 ed i 60 anni, con un’incidenza maggiore nelle donne e in coloro che vivono in città.

Quali sono i sintomi della cervicalgia?

La patologia si manifesta con un dolore acuto all’area posteriore al collo, ovvero alla nuca e alle spalle ed è originato principalmente da una contrattura o infiammazione dei muscoli dell’area (trapezio, muscolo splenio e muscolo elevatore). Il dolore può variare e nei casi più gravi può “bloccare” i movimenti del collo anche per qualche giorno.

Quali sono le cause della cervicalgia?

Sono molteplici le ragioni per le quali può presentarsi la cervicalgia, anche se solitamente si origina da posture scorrette che mettono sotto sforzo l’area cervicale o meno spesso da artrosi cervicale, anche di origine genetica.

Esistono fattori di rischio?

La patologia a carico della cervicale può innescarsi più facilmente in presenza di stress piscoemotivo, sendentarietà, scarso o eccessivo esercizio fisico, sport o attività lavorative ripetute a carico di braccia e collo e postura scorretta, sia di giorno che nel sonno. Possono innescare la patologia anche traumi come quelli che si presentano nel corso di un incidente (colpo di frusta), di sport di contatto (boxe, rugby etc) o attività lavorative intense (muratore o simili). Possono inoltre aumentare le probabilità di incorrere nel problema anomalie congenite della curvatura della colonna, come la cifosi, associate ad una postura erronea.

Come prevenire la cervicalgia?

Il primo consiglio per prevenire il disturbo è senz’altro mantenere una postura corretta nel corso della giornata, specialmente per coloro che passano molto tempo seduti. Il fumo, sia attivo che passivo, andrebbe inoltre evitato in quanto è stato visto che può aumentare l’infiammazione dell’organismo, a cui segue il dolore cervicale. Evitare lo stress o praticare la meditazione o utilizzare altre tecniche per ridurlo aiuta altresì a prevenire il dolore.

Come trattare un attacco di dolore alla cervicale?

In genere, il primo approccio terapeutico può basarsi su farmaci e/o presidi medici (per esempio, fasce termiche) da banco. Qualora il dolore persistesse per più di due giorni, sarà opportuno parlarne con il proprio medico per valutare la necessità di ulteriori indagini strumentali. In base alla tipologia del disturbo che può essere acuto, post-acuto o cronico il trattamento sarà differente. Quando il dolore è improvviso e acuto si è soliti procedere con una terapia a base di antinfiammatori non steroidei in vari formati o analgesici per permettere il ritorno al movimento. Nei casi più gravi si possono anche eseguire infiltrazioni di anestetici direttamente in loco. I farmaci miorilassanti sono invece utili nel caso l’infiammazione sia stata generata da una contrattura muscolare causata da posture scorrette. In ogni caso è sempre bene assumere tali farmaci solo sotto stretto controllo medico in quanto, specialmente negli anziani, possono causare debolezza muscolare non indifferente.

 

Ortopedia e Traumatologia a Napoli