Sogno o son desto?

Sogno o son desto?

Editato da: Antonietta Rizzotti il 11/02/2023

Dall’antica Grecia, a Freud, ai giorni nostri per conoscere i nostri problemi e forse il futuro!

Avete mai sognato di perdere il treno, di essere inseguiti, di affogare, di essere nudi alla presenza di estranei, di essere aggrediti, di volare, di cadere? Ognuno di noi avrebbe una valanga di sogni da raccontare, alcuni facilmente spiegabili perché riproducono la nostra vita quotidiana, altri incomprensibili, altri terribili che ci risvegliano con tanta paura, altri bellissimi che ci riempiono di gioia e di ottimismo per tutta la giornata. Il Prof. Giovanni D'Attoma, esperto in Neuropsichiatria infantile a Bari, ci parla dell’interpretazione del sogni.

Interpretazione dei sogni

Non è sempre agevole l’interpretazione dei sogni: gli uomini primitivi si affidavano spesso ai loro sogni per regolarsi nelle faccende quotidiane; il sogno del Faraone viene ricordato come un classico nel prevedere il futuro: le sette vacche grasse divorate dalle sette vacche magre che il sovrano aveva sognato fecero la fortuna di Giuseppe che fornì la chiave di lettura di quel sogno che prevedeva sette anni di abbondanza e sette anni di carestia all’antico Egitto.

Diverse interpretazioni popolari e moderne, dalla smorfia a mille altre teorie hanno puntato sui sogni per un riscontro delle occulte capacità della nostra mente per affermare le nostre fortune o per conoscere il futuro.

Qual è il significato dei sogni?

La vera rivoluzione nell’interpretazione dei sogni viene dalla pubblicazione in lingua tedesca di un libro nel 1899 di Sigmund Freud dal titolo Die Traumdeutung (l’interpretazione dei sogni) che fornì un originale e moderno sistema per comprendere il significato dei sogni: “tutti i sogni rappresentano dei desideri insoddisfatti”. Spesso l’appagamento di desideri sessuali inconsci e repressi, anche se mascherati da “simboli” che apparentemente sono del tutto privi di connessione con il sesso: un serpente, un pugnale o una baionetta rappresentano l’organo sessuale maschile, una scatola o una coppa rappresenta la vagina, un re rappresenta il padre e la regina rappresenta la madre. Altre situazioni vissute nel sogno come “perdere il treno” sono collegate alle occasioni perse nella vita, “essere inseguiti” rappresenta una condizione di insicurezza, “sognare di cadere” può fare riferimento alla caduta morale o al fallimento negli affari, “sognare di volare” rappresenta un desiderio di evasione. Potrei indicare tante altre situazioni e fornire altre possibili interpretazioni.

In che modo possono essere interpretati i sogni?

La valutazione di tali simboli e di alcuni tipi comuni di sogni presentati non è così semplice e rigida: l’interpretazione va adeguata alla conoscenza della personalità e dei problemi del soggetto che realizza quel sogno e sarebbe ingenuo pensare che il pensiero scientifico freudiano equivalesse alla smorfia napoletana che liquida un simbolo con un numero da giocare al lotto.  

Freud indica una serie di leggi che regolano la formazione del contenuto dei sogni: distingue il contenuto manifesto da un contenuto latente, cioè il problema a cui il sogno allude nascostamente. Coloro che sono interessati ad approfondire questi temi, potranno leggere direttamente “L’interpretazione dei sogni” di S. Freud

Prof. D'Attoma potrebbe raccontarci alcune testimonianze relative ai sogni?

Certamente! Vi racconto alcuni sogni raccolti nella mia pratica professionale per comprendere non solo il valore simbolico del sogno ma per sottolineare l’aiuto che tali sogni forniscono al terapeuta per conoscere meglio i problemi del paziente in trattamento psicoterapico: molto spesso si verifica che i sogni, inizialmente catastrofici, diventano positivi quando il paziente risolve i problemi che lo hanno condotto dallo psicoterapeuta.

Mi telefona nella scorsa estate una signora di 52 anni particolarmente preoccupata perché il marito, un professionista ben noto nella sua città, manifesta da alcuni mesi una gelosia ossessiva, assolutamente ingiustificata, nei suoi confronti, attribuendole degli amanti inesistenti.

Le fisso un appuntamento a cui il marito aderisce volentieri anche perché vuole dimostrare alla moglie che si tratta di un problema reale che prelude ad una separazione ed accetta la mia proposta di vederci per approfondire il problema; il marito accetta a condizioni che partecipi anche la moglie perché “bisogna curarla”.

Nei giorni successivi il marito vuole essere sentito in disparte per raccontarmi una serie di “impressioni” che lo hanno portato alla assoluta convinzione che la moglie lo tradisca; in uno di questi colloqui mi racconta un sogno ricorrente “un bambino di circa sei anni sorprende sua madre tra le braccia di un vicino di casa”. Questo sogno racconta in realtà un suo vissuto reale infantile che ha favorito l’attuale “delirio di gelosia” che fa parte di un quadro psicopatologico più complesso.

Francesco ha 35 anni, insoddisfatto del suo lavoro, commesso in un negozio di tessuti, uno stipendio che non gli consente di soddisfare le sue esigenze primarie e, soprattutto da circa un anno avverte il bisogno ossessivo di spendere quasi tutto quello che guadagna nei videogiochi, contraendo anche dei debiti con alcuni amici.

Francesco è convinto che la prossima volta sarà l’ultima fino a quando si confida con il medico di famiglia e questi me lo invia. Il disturbo ossessivo rappresenta un disturbo molto importante da cui non è facile venirne fuori. Uno dei sogni ricorrenti era rappresentato dal sentirsi costantemente inseguito da sconosciuti e di essere aggredito (a questo punto si svegliava terrorizzato): il sogno rappresentava i suoi creditori che gli chiedevano la restituzione del denaro ma rappresentava anche l’insicurezza manifestata fin dalla sua adolescenza. Quando cominciò a stare meglio Francesco sognò di viaggiare ad alta velocità su una motocicletta su cui era impresso il volto di un leone e questo sogno rappresentò il raggiungimento di una maggiore sicurezza e la guarigione.

Maria Rosaria ha 27 anni, laureata in giurisprudenza, si prepara per un concorso nella magistratura. Da quattro anni utilizza psicofarmaci e psicoterapia per un disturbo di cui soffre dall’età di 16 anni: arrossisce facilmente, teme di parlare in pubblico perché preoccupata che gli altri notino i suoi tremori delle mani e della voce, sintomi di ansia con palpitazioni, imbarazzo nelle relazioni sociali. Questo disturbo va sotto il nome di fobia sociale. Le cause di questo disturbo risalgono ad un difficile rapporto con sua madre, molto apprensiva, penalizzata dai confronti costanti che la mamma faceva con una cugina più brillante nella vita di relazione e nel profitto scolastico, svalutata rispetto ad una sorella più carina. Nonostante tutto Maria Rosaria ha una gran voglia di realizzarsi e non è casuale l’interesse per un concorso nella magistratura. Un sogno ricorrente a carattere sessuale turba questa ragazza che non manifesta particolari problemi sessuali: “mi trovo nella piazza del mio paese senza alcun indumento addosso, cerco di nascondermi ma gli occhi di tutti i passanti mi creano un grande sgomento, mi sveglio profondamente angosciata”. Questa condizione è collegata ad una situazione vissuta durante l’infanzia in cui l’uso della minigonna le aveva procurato un duro intervento dei genitori. La funzione del sogno richiama l’attenzione sulle cause latenti della sua fobia, facendo riferimento al suo esibizionismo della prima adolescenza.

Si può prevedere il futuro nei sogni?

Molti si chiedono se la personale esperienza di sogni premonitori possa fare ipotizzare la reale esistenza di sogni che predicono il futuro: si è molto discusso su questo problema, la maggioranza degli studiosi è propensa a ritenere che una situazione prevista nel sogno e che realmente si realizza successivamente nella realtà, possa essere solo una coincidenza casuale sulle infinite possibilità che passano per la nostra mente e che in seguito si realizzano realmente, altri ancora ritengono che il subconscio abbia una visione più vasta del conscio e che nel futuro potranno essere studiate ed attivate quelle funzioni che potrebbero consentirci di guardare al di là dei nostri sensi.

Psichiatria a Ostuni