Stenosi vertebrale: soluzioni mini-invasive per il dolore cronico

Pubblicato il: 12/03/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 31/03/2025

La stenosi del canale vertebrale è una condizione che si verifica quando lo spazio all'interno del canale vertebrale, attraverso cui passano il midollo spinale e le radici nervose, si restringe. Questo restringimento può comprimere i nervi spinali e causare una serie di sintomi dolorosi e invalidanti. La stenosi può verificarsi in diverse aree della colonna vertebrale, ma è più comune nelle regioni lombare e cervicale. La chirurgia neurochirurgica è una delle opzioni di trattamento per i casi più gravi o quando il trattamento conservativo non dà risultati soddisfacenti

Quando la stenosi del canale vertebrale diventa preoccupante?

Inizialmente, la stenosi del canale vertebrale può essere asintomatica o presentare sintomi lievi, come una sensazione di indolenzimento o di formicolio nelle braccia o nelle gambe. Tuttavia, con il tempo, se la compressione dei nervi aumenta, i sintomi possono peggiorare e includere:

  • Dolore lombare o cervicale.
  • Debolezza muscolare.
  • Problemi di coordinazione.
  • Difficoltà a camminare o a mantenere l'equilibrio.
  • Intorpidimento o perdita di sensibilità agli arti inferiori o superiori.

Quando questi sintomi diventano gravi o interferiscono con la qualità della vita, è fondamentale consultare un medico per valutare il trattamento più appropriato.

Trattamento neurochirurgico: La soluzione per la stenosi grave

Il trattamento della stenosi del canale vertebrale dipende dalla gravità dei sintomi e dalla compressione delle strutture nervose. Quando il trattamento conservativo, come fisioterapia, farmaci antinfiammatori e blocco del dolore, non è sufficiente a migliorare la condizione, l'intervento neurochirurgico diventa la soluzione. La chirurgia ha l’obiettivo di alleviare la compressione nervosa e migliorare la funzionalità della colonna vertebrale. Tra le principali tecniche neurochirurgiche utilizzate per trattare la stenosi del canale vertebrale troviamo:

Laminectomia

La laminectomia è l'intervento più comune per la stenosi del canale vertebrale. Durante questo intervento, il neurochirurgo rimuove una parte della lamina vertebrale (la struttura ossea che protegge il midollo spinale) per creare più spazio per i nervi compressi. Questo intervento può essere eseguito in anestesia generale e, se necessario, accompagnato da altre manovre chirurgiche come la foraminotomia (allargamento del foro attraverso cui i nervi lasciano il canale vertebrale) per migliorare ulteriormente il passaggio dei nervi.

Chirurgia mini-invasiva

Negli ultimi anni, la chirurgia mini-invasiva per la stenosi del canale vertebrale è diventata sempre più popolare. Utilizzando piccole incisioni e tecniche avanzate di imaging, il neurochirurgo può rimuovere o ridurre la compressione senza dover eseguire un ampio intervento. Questo tipo di chirurgia offre numerosi vantaggi, tra cui tempi di recupero più brevi, minori rischi di infezioni e minore dolore post-operatorio.

Stabilizzazioni vertebrali

In alcuni casi, quando c’è instabilità vertebrale o danni gravi ai dischi intervertebrali, è necessario un intervento di stabilizzazione vertebrale. In questa procedura, le vertebre danneggiate vengono unite utilizzando materiali speciali, come viti e barre metalliche, per stabilizzare la colonna vertebrale.


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Come affrontare la riabilitazione post-operatoria?

Dopo l'intervento chirurgico, è fondamentale seguire un programma di riabilitazione per favorire una ripresa ottimale. La fisioterapia e l'esercizio fisico mirato sono essenziali per migliorare la mobilità e ridurre i rischi di complicazioni, come la rigidità o la debolezza muscolare. Il recupero varia a seconda del tipo di intervento chirurgico, ma in generale, la maggior parte dei pazienti può tornare alle normali attività quotidiane dopo qualche settimana o mese.

Neurochirurgia a Pisa

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