L’endodonzia è la branca dell’odontoiatria che si occupa della diagnosi e del trattamento delle patologie della polpa dentaria e dei tessuti periapicali. In alcuni casi, le terapie convenzionali non sono sufficienti e si rende necessario ricorrere a trattamenti endodontici avanzati, soluzioni più complesse ma efficaci per salvare il dente e preservarne la funzionalità. Ce ne parla il Dott. Davide Cavallaro, Odontoiatra presso le Cliniche Dentali Nicastro Firenze (P.zza Tanucci e Cento Stelle).
Quando si parla di endodonzia avanzata?
Il trattamento endodontico standard consiste nella rimozione della polpa infetta, nella disinfezione dei canali radicolari e nella loro sigillatura. Tuttavia, in presenza di condizioni particolari, come una lesione periapicale persistente, un dente già trattato che sviluppa nuovi sintomi o anatomie canalari complesse, è necessario adottare tecniche endodontiche più evolute.
Ritrattamento endodontico: una seconda possibilità
Il ritrattamento endodontico viene indicato quando un trattamento canalare precedente non ha avuto successo. Può accadere, ad esempio, se i canali non sono stati completamente disinfettati, se si sono verificati nuovi ingressi batterici o se l’otturazione canalare è stata eseguita in modo non adeguato.
In questi casi, il dentista rimuove il materiale precedentemente inserito, pulisce nuovamente i canali e procede con una nuova otturazione tridimensionale, utilizzando materiali moderni come i bioceramici, che garantiscono una maggiore biocompatibilità e tenuta nel tempo.
Apicectomia: l’intervento chirurgico conservativo
Quando un ritrattamento non è possibile o non risulta efficace, si può optare per un’apicectomia, una procedura chirurgica mirata alla rimozione dell’apice radicolare infetto e della lesione periapicale associata. L’intervento si esegue in anestesia locale e prevede anche l’otturazione retrograda del canale con materiali sigillanti specifici.
L’importanza del microscopio operatorio
Una delle innovazioni più significative nell’ambito dell’endodonzia avanzata è l’uso del microscopio operatorio. Questo strumento consente di visualizzare con precisione le strutture interne del dente, identificare canali aggiuntivi o calcificati, migliorando l’efficacia del trattamento e riducendo il rischio di complicanze.
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Conclusioni
I trattamenti endodontici avanzati rappresentano una risorsa fondamentale per il recupero di denti che, fino a pochi anni fa, sarebbero stati considerati non recuperabili. Tecniche come il ritrattamento canalare, l’apicectomia o l’uso del microscopio operatorio permettono di affrontare con maggiore successo le situazioni cliniche più complesse.
A chi rivolgersi?
Per una valutazione approfondita è consigliabile rivolgersi a un odontoiatra esperto in endodonzia come il Dott. Davide Cavallaro, capace di identificare la soluzione più adeguata per ogni singolo caso, con l’obiettivo di salvare il dente naturale e preservarne la funzione nel lungo periodo.