Trattamento e riabilitazione del legamento crociato anteriore

Trattamento e riabilitazione del legamento crociato anteriore

Editato da: Antonietta Rizzotti il 07/01/2020

La complessa geometria anatomica e le responsabilità biomeccaniche del legamento crociato anteriore non offrono al legamento una buona capacità di rigenerazione e di riparazione. Il Dott. Francesco Pezzillo, esperto in Ortopedia e Traumatologia a Roma, ci parla del tipo di trattamento necessario e della fase di riabilitazione

Qual è il trattamento necessario che permette la ricostruzione del legamento?

Solo grazie alla chirurgia è possibile ricostruire il neo-ligamento con tendine rotuleo o tendini semitendinoso e gracile. In ginocchio, dolore, sportgenere, gli interventi si svolgono in artroscopia, ovvero senza la necessità di aprire l’articolazione. Questo tipo di chirurgia offre al paziente un rapido recupero del movimento.

Esistono dei rischi?

La chirurgia artroscopica è una procedura estremamente mininvasiva che può presentare un numero minimo di complicazioni, di gran lunga inferiori rispetto alla chirurgia tradizionale aperta.

Cosa prevede il periodo di riabilitazione?

Dopo l’intervento verrà posta una fasciatura e due drenaggi nell’area trattata e dovrà essere mantenuta per almeno 2 giorni. Per combattere il dolore sarà necessario assumere analgesici e per evitare la coagulazione sarà opportuno effettuare una iniezione e seguire una terapia antibiotica. L’applicazione del ghiaccio dovrà essere continua e sarà indispensabile tenere un cuscino sotto il tallone e mantenere il ginocchio in posizione di estensione.

Si tratta di una fase in cui è fondamentale che il paziente svolga della ginnastica (contrazioni isometriche) al fine di mantenere un buon trofismo muscolare e di rendere il più possibile elastico il neo-legamento.

Al fine di permettere al ginocchio di riacquistare la dovuta articolarità il paziente dovrà utilizzare uno strumento, dal giorno successivo all’intervento per quattro ore al giorno, che consente di “muovere” passivamente l’articolazione senza rischiare che possa lesionarsi. In genere, il protocollo riabilitativo prevede un aumento di almeno 10° in flessione al giorno; l’estensione del ginocchio dovrà essere mantenuta a zero gradi. Dopo aver utilizzato questo macchinario per almeno 15 giorni si passerà alla riabilitazione con un fisioterapista.

Durante il terzo giorno di riabilitazione il paziente potrà utilizzare delle stampelle che verranno abbandonate intorno al quindicesimo giorno.

Ortopedia e Traumatologia a Roma