La colangiopancreatografia retrograda endoscopica (CPRE) è una procedura altamente complessa, sia endoscopica che radiologica, che richiede un’elevata specializzazione da parte dei medici gastroenterologi che la eseguono. La procedura è indicata per il trattamento di patologie benigne e maligne delle vie biliari e del pancreas.
Come si esegue la CPRE
La CPRE è una metodica endoscopica che necessita dell’ausilio di una sorgente di raggi X per la visualizzazione delle vie biliari e dei dotti pancreatici.
Si esegue utilizzando un duodenoscopio, uno strumento endoscopico a visione laterale, che viene introdotto attraverso il cavo orale fino alla seconda porzione del duodeno, dove si trova la papilla di Vater. Da questa papilla sboccano il coledoco e il dotto pancreatico, che sono accessibili per via retrograda dopo l’apertura della papilla stessa.
Dopo l’iniezione di un mezzo di contrasto, è possibile visualizzare in fluoroscopia le vie biliari e il dotto pancreatico e individuare eventuali ostruzioni, calcoli, stenosi o tumori.
Calcoli multipli nella via biliare, immagine radiologica
È quindi possibile, nello stesso tempo, confermare il sospetto diagnostico di una patologia benigna o maligna e procedere con il trattamento terapeutico.
Oggi, la CPRE ha prevalentemente un ruolo terapeutico. Prima della sua esecuzione, è generalmente indicato sottoporsi a una risonanza magnetica con o senza colangio-RM e/o a un’ecoendoscopia con o senza biopsia.
Quando viene indicata la CPRE?
La CPRE viene principalmente utilizzata per:
- Rimozione di calcoli biliari migrati nel coledoco
- Trattamento di stenosi benigne o maligne delle vie biliari
- Gestione di complicanze post-chirurgiche (colecistectomia, trapianto di fegato, chirurgia epatica)
- Posizionamento di stent biliari o pancreatici in presenza di stenosi
- Biopsie mirate in caso di sospetti tumori delle vie biliari
Cosa aspettarsi prima, durante e dopo la procedura
La procedura viene eseguita in regime di ricovero, dopo un digiuno di almeno 8 ore. L’intervento avviene in sedazione profonda o, in alcuni casi, in anestesia generale, in base alle condizioni del paziente e alla complessità della patologia.
Calcoli multipli nella via biliare, immagine endoscopica
La durata della CPRE varia generalmente tra i 30 e i 90 minuti. Dopo la procedura, è previsto un breve periodo di osservazione.
Rischi e complicanze
Come ogni procedura invasiva, anche la CPRE comporta dei rischi, sebbene rari. Le complicanze possono includere pancreatite post-procedura, infezioni o sanguinamenti. Tuttavia, l’esperienza dell’équipe medica, l’uso di terapie preventive e una corretta valutazione anestesiologica pre-procedurale contribuiscono a ridurre significativamente il rischio di complicanze.
L'importanza di un centro specializzato
La CPRE deve essere eseguita in centri ad alta specializzazione, da personale formato in endoscopia operativa dopo un adeguato percorso di training. La selezione accurata dei pazienti, l’indicazione corretta e l’esperienza degli operatori sono elementi fondamentali per garantire la sicurezza e l’efficacia della procedura.
È inoltre importante rivolgersi a strutture dotate di un team multidisciplinare composto da gastroenterologi, radiologi, chirurghi e oncologi, per offrire al paziente un approccio integrato, completo e personalizzato.