Tumore ai polmoni: incidenza e fattori di rischio

Pubblicato il: 04/02/2025 Editato da: Veronica Renzi il 13/02/2025

Ogni anno vengono diagnosticati milioni di nuovi casi di tumore polmonare a livello globale. Questa patologia colpisce principalmente le persone sopra i 50 anni, con una maggiore frequenza negli uomini. Tuttavia, negli ultimi anni l’incidenza tra le donne è aumentata a causa del consumo di tabacco.


Il fumo di sigaretta è il principale fattore di rischio, responsabile di circa l’85% dei tumori polmonari. Tuttavia, anche i non fumatori possono sviluppare questa neoplasia a causa di:

  • Esposizione al fumo passivo
  • Inquinamento atmosferico
  • Radon e amianto
  • Fattori genetici e predisposizione familiare

Tipologie di tumore ai polmoni

I tumori polmonari si suddividono in due categorie principali:

  • Carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC - Small Cell Lung Cancer): forma aggressiva con crescita rapida e metastasi precoci.
  • Carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC - Non-Small Cell Lung Cancer): rappresenta circa l’85% dei casi e comprende adenocarcinoma, carcinoma a cellule squamose e carcinoma a grandi cellule.

Questa distinzione è fondamentale ai fini prognostici e per scegliere il trattamento più efficace.

Diagnosi e stadiazione

Il cancro ai polmoni è difficile da diagnosticare precocemente, poiché i sintomi iniziali sono spesso aspecifici (tosse persistente, affanno, dolore toracico, perdita di peso). La maggior parte delle diagnosi avviene in fase avanzata, riducendo le possibilità di cura.

Gli strumenti diagnostici più utilizzati sono:

  • TAC torace a basso dosaggio, fondamentale per lo screening nei soggetti a rischio
  • Biopsia polmonare o su altre sedi di malattia, per la conferma istologica
  • TAC Total Body, PET-TC e RMN, per valutare l’estensione del tumore polmonare ad altri organi (metastasi a distanza).

Trattamento del tumore ai polmoni

Le opzioni terapeutiche dipendono dal tipo di tumore e dallo stadio della malattia.

  • Chirurgia: è il trattamento di scelta per il carcinoma polmonare non a piccole cellule in fase iniziale. Gli interventi chirurgici più comuni sono la lobectomia, la pneumonectomia e la resezione segmentaria.
  • Radioterapia: indicata per pazienti non operabili o in combinazione con altri trattamenti. La radioterapia stereotassica è efficace nei tumori localizzati come alternativa alla chirurgia in pazienti non operabili per comorbidità.
  • Chemioterapia: utilizzata soprattutto nel tumore polmonare a piccole cellule e nei casi avanzati di NSCLC. I farmaci più efficaci sono a base di platino in combinazione con altre molecole.

Terapie target e immunoterapia

Negli ultimi anni, il trattamento del tumore ai polmoni ha fatto passi da gigante grazie a:

  • Terapie a bersaglio molecolare: efficaci nei pazienti con mutazioni EGFR, ALK, BRAF, ROS1, NTRK, KRAS, RET migliorano la sopravvivenza rispetto alla chemioterapia tradizionale.
  • Immunoterapia: farmaci come gli inibitori di PD-1/PD-L1 (nivolumab, pembrolizumab, atezolizumab, durvalumab) attivano il sistema immunitario contro il tumore, aumentando la sopravvivenza anche nei pazienti con metastasi.

Prevenzione e prospettive future

Nonostante il tumore ai polmoni sia ancora una patologia con un’alta mortalità, i progressi della ricerca oncologica stanno migliorando le prospettive di cura.

La prevenzione rimane la strategia più efficace per ridurre l’incidenza della malattia:

  • Smettere di fumare riduce drasticamente il rischio
  • Limitare l’esposizione a sostanze cancerogene (radon, amianto, inquinamento)
  • Screening precoce con TAC a basso dosaggio nei soggetti a rischio

L’innovazione scientifica, dagli anticorpi coniugati ai nuovi farmaci a bersaglio molecolare , apre nuove prospettive per il futuro del trattamento del tumore polmonare.

Oncologia a Bergamo

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