Dal sintomo alla cura: il percorso per chi ha un tumore cerebrale

Pubblicato il: 08/07/2025 Editato da: Vittoria Marcucci il 08/07/2025

Un tumore cerebrale è una massa anomala di cellule che si sviluppa all’interno del cervello. Può avere origine direttamente nel cervello (tumore primario) oppure derivare da un altro tumore presente nel corpo che si è diffuso al cervello (tumore secondario o metastatico).


I tumori cerebrali non sono tutti uguali: alcuni sono benigni, cioè crescono lentamente e non si diffondono, altri invece sono maligni, con crescita più rapida e tendenza a infiltrare il tessuto cerebrale circostante

Sintomi e segnali da non sottovalutare

I sintomi possono variare molto a seconda della zona del cervello colpita, ma i più comuni includono:

mal di testa diverso dal solito, più spesso associato a:

nausea o vomito senza causa apparente

disturbi visivi o uditivi

crisi epilettiche (in chi non ne ha mai avute)

difficoltà nel linguaggio, nella memoria o nei movimenti

alterazioni della personalità o del comportamento

Come si diagnostica

La diagnosi di un tumore cerebrale si basa su un’attenta valutazione clinica, seguita da esami di neuroimaging. La risonanza magnetica (RM) è l’esame di riferimento: permette di visualizzare dettagliatamente il cervello e di identificare la sede, la dimensione e le caratteristiche della lesione.

In alcuni casi può essere necessaria una biopsia, cioè il prelievo di un piccolo frammento di tessuto tumorale per analizzarlo al microscopio e determinarne l’esatta natura.

Come si tratta

Il trattamento dipende da diversi fattori: tipo di tumore, grado di aggressività, posizione e stato generale del paziente. Le principali opzioni terapeutiche includono:

  • Chirurgia: quando possibile, rimuovere il tumore (o parte di esso) rappresenta il primo passo del trattamento.
  • Radioterapia: utilizza radiazioni per colpire le cellule tumorali residue.
  • Chemioterapia: impiega farmaci per rallentare o arrestare la crescita delle cellule tumorali.
  • Terapie mirate o target: disponibili in casi selezionati, agiscono su specifiche alterazioni molecolari del tumore.

Un bravo specialista fa la differenza

Affidarsi al neurochirurgo giusto è fondamentale. Un bravo specialista:

• valuta ogni caso in modo personalizzato, ascoltando con attenzione il paziente

• conosce le tecniche chirurgiche più aggiornate, comprese quelle mininvasive e guidate da tecnologie avanzate (neuronavigazione, monitoraggio intraoperatorio, fluorescenza)

• lavora in équipe multidisciplinare (oncologi, neuroradiologi, neurologi) per garantire una presa in carico completa

• non si limita alla chirurgia, ma accompagna il paziente in tutte le fasi del percorso: dalla diagnosi alla riabilitazione

comunica in modo chiaro e onesto, aiutando il paziente a comprendere le scelte e a partecipare attivamente alle decisioni


Al contrario, uno specialista poco esperto o non aggiornato può proporre interventi troppo aggressivi o, al contrario, rinunciare a trattare un caso che invece potrebbe essere affrontato con successo.


La differenza tra “operare un tumore” e “curare una persona con un tumore” è profonda — e fa la differenza nella vita di chi si affida a noi.



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Neurochirurgia a Milano

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