Tumori della laringe: come riconoscerli e affrontarli efficacemente

Pubblicato il: 05/06/2024 Editato da: Vittoria Marcucci il 12/06/2024

I tumori della laringe rappresentano una delle neoplasie più comuni del distretto testa-collo. In Italia, ogni anno si registrano circa 5000 nuovi casi tra gli uomini e 500 tra le donne. La laringe, essenziale per la fonazione e parte dell’apparato respiratorio, è una struttura complessa che svolge anche altre funzioni vitali, tra cui la protezione delle vie respiratorie durante la deglutizione, impedendo al cibo e ai liquidi di entrare nella trachea e nei polmoni. Questo articolo risponde alle domande più frequenti riguardo ai tumori della laringe, offrendo informazioni utili per i pazienti affetti da questa patologia

 

Che cos'è il tumore della laringe?

Il tumore della laringe è una crescita anomala delle cellule che rivestono la mucosa interna della laringe. Il tipo più comune è il carcinoma a cellule squamose, che rappresenta il 95% dei casi, e origina dalle cellule della mucosa di rivestimento dell’organo. Altri tipi meno comuni includono sarcomi, linfomi e adenomi, o tumori di origine ghiandolare. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi varia dal 90-95% nei casi di tumori in stadio precoce al 19% nei tumori metastatici.

 

Quali sono i sintomi del tumore della laringe?

I sintomi più comuni del tumore della laringe includono:

  • Disfonia: un abbassamento persistente della voce che dura più di due settimane, con variazioni nel timbro vocale.
  • Disfagia: difficoltà a deglutire, spesso accompagnata da dolore (odinofagia) che può irradiarsi all'orecchio (otalgia riflessa).
  • Dispnea: difficoltà a respirare, percepita come una sensazione di costrizione alla gola.
  • Comparsa di adenopatie: comparsa di una tumefazione nella regione laterale del collo che persiste senza regredire.

 

Come si realizza la diagnosi?

La diagnosi dei tumori della laringe richiede una visita otorinolaringoiatrica completa. L’esame più utile è la videolaringoscopia che permette di verificare la presenza neoformazioni e di valutare la motilità delle corde vocali. Particolarmente utile è l’utilizzo dell’NBI (Narrow Band Imaging) che studia l’organo mediante spettri di luce specifici e consente una migliore visualizzazione di tumori in fase precoce. Se si riscontra una lesione sospetta, viene eseguita una biopsia mediante microlaringoscopia in sospensione o, in caso di malattia superficiale e di dimensioni ridotte, si effettua direttamente l’asportazione della lesione sempre in microlaringoscopia con tecnica laser. Eventuali adenopatie sospette possono essere accertate attraverso un’agobiopsia con ago sottile eco-guidata (FNAB). Infine, esami di imaging come la Risonanza Magnetica del collo senz e con mezzo di contrasto per lo studio del distretto cervicale e la TAC total body o la PET completano la stadiazione della malattia.

 

Quali sono le cause del tumore della laringe?

Il principale fattore di rischio per il tumore della laringe è il fumo di sigaretta. L’abuso di alcol rappresenta un altro importante fattore di rischio. Anche alcune malattie genetiche possono predisporre all’insorgenza di un tumore laringeo, così come l’esposizione professionale ad alcuni agenti chimici è stata messa in relazione ad un aumentato rischio di sviluppo del tumore

 

Si può prevenire il tumore della laringe?

La prevenzione del tumore della laringe è strettamente legata alla riduzione dei fattori di rischio. Evitare il fumo e limitare il consumo di alcol sono le misure preventive più efficaci. Inoltre, evitare l’esposizione a sostanze chimiche nocive e mantenere uno stile di vita sano con una dieta equilibrata può contribuire a ridurre il rischio.

 

Quali sono i trattamenti disponibili?

I trattamenti per il tumore della laringe dipendono dallo stadio e dalla localizzazione del tumore, nonché dalle condizioni generali di salute del paziente e la decisione del trattamento ottimale viene presa in un contesto multidisciplinare in cui il chirurgo otorinolaringoiatra, l’oncologo e il radioterapista valutano tutti questi aspetti. Le opzioni includono:

  • Chirurgia transorale con laser CO2: utilizzata negli stadi precoci per rimuovere il tumore.
  • Radioterapia: può essere utilizzata da sola negli stadi iniziali o in concomitanza alla chemioterapia in caso di tumori più avanzati.
  • Laringectomia parziale open: per tumori e pazienti selezionati, che consente di preservare la voce, seppur alterata, e prevede di rimuovere la cannula tracheostomica nel periodo post-operatorio.
  • Laringectomia totale: riservata agli stadi avanzati o in pazienti che per problemi di salute non possono beneficiare di un trattamento di preservazione d’organo con chemio-radioterapia. L’intervento prevede l’asportazione dell’organo e il confezionamento di un tracheostoma permanente. In alcuni casi è necessario ricostruire la perdita di tessuto attraverso tecniche di chirurgia ricostruttiva microvascolare o attraverso tessuti presenti nei distretti circostanti. Esistono comunque diverse tecniche riabilitative per il recupero vocale dopo laringectomia totale, spaziando dal posizionamento di una valvola fonatoria durante l’intervento chirurgico (scelta da favorire se le condizioni lo consentono) all’applicazione del laringofono esterno.
  • Trattamenti post-operatori: includono radioterapia e chemioterapia per ridurre il rischio di recidiva.


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Conclusioni

Il tumore della laringe è una malattia seria ma curabile, soprattutto se diagnosticata precocemente. La prevenzione, attraverso la riduzione dei fattori di rischio come il fumo e l'alcol, è fondamentale. In caso di sintomi sospetti, è importante consultare un otorinolaringoiatra per una diagnosi tempestiva. I trattamenti variano in base allo stadio del tumore e alle condizioni del paziente, offrendo diverse opzioni per il controllo della malattia e la qualità della vita.

Otorinolaringoiatria a Milano

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