Ulcera gastrica: perché non bisogna sottovalutarla?

Ulcera gastrica: perché non bisogna sottovalutarla?

Editato da: Marta Buonomano il 31/10/2023

Il nostro esperto in Gastroenterologia a Pisa, il Dott. Giuseppe Parisi, ci spiega come riconoscere e curare un’ulcera gastrica

Che cosa s’intende per ulcera gastrica?

Per ulcera gastrica si intende una lesione escavata, rotondeggiante o ovalare, della mucosa, cioè dello strato di cellule che riveste internamente la cavità del tubo digerente.

Come quella duodenale, è denominata ulcera peptica poiché il loro principale meccanismo patogenetico è uno squilibrio tra i fattori aggressivi (l’acido cloridrico e l’enzima pepsina prodotti dalla mucosa gastrica per favorire la digestione) ed i fattori difensivi (essenzialmente il sottile strato di muco prodotto sempre dalle cellule della mucosa e che le dà il nome).

È una condizione molto comune?

Ragazza con dolore allo stomacoSi stima che il 4% della popolazione soffra di ulcera peptica e che il 10% è a rischio di sviluppo di questa malattia. Tra i fattori di rischio, l’uso frequente di farmaci anti-infiammatori non steroidei (di solito utilizzati per il loro effetto analgesico) rappresenta la causa di più del 50% delle ulcere gastriche. Inoltre nel 30-50% dei soggetti è presente l’infezione da Helicobacter Pylori, rilevabile con le biopsie gastriche o con uno specifico esame delle feci. È bene tuttavia sottolineare che tale infezione è molto comune (circa il 50% della popolazione sopra i 50 anni ne è affetta) e nella maggioranza dei casi non porta alcun disturbo, per cui è ancora oggetto di discussione nella comunità scientifica la necessità di uno screening a tappeto della popolazione per tale batterio e della eradicazione dell’infezione nei soggetti asintomatici. Infine una causa non rara di ulcera gastrica è lo stress psico-fisico.

Come si manifesta?

Di solito si manifesta con un dolore epigastrico, cioè nella parte alta centrale dell’addome, di tipo urente o tensivo. Tale dolore può essere alleviato oppure aggravato dall’ingestione di cibo, ed è il campanello di allarme che dovrebbe indurre a consultare uno specialista. È importante non sottovalutare questa condizione perché può andare incontro a complicazioni: se compaiono stanchezza e pallore, rivolgetevi subito al vostro medico per effettuare esami che evidenzino una anemia o una perdita occulta di sangue nelle feci. Infatti alcune ulcere possono provocare sanguinamenti di lieve entità ma prolungati che portano ad anemizzazioni anche severe. Ma le complicanze più gravi sono le emorragie massive, che si manifestano con ematemesi (vomito di sangue rosso o parzialmente digerito) e melena (emissione di feci nere) e richiedono il ricovero ospedaliero. Se poi il dolore diventa lancinante e si estende a tutto l’addome con contrattura dei muscoli addominali, può essere la manifestazione di una perforazione dell’ulcera con conseguente peritonite, una condizione che necessita di intervento chirurgico in urgenza.

Come bisogna affrontare un’ulcera gastrica?

La diagnosi di certezza di ulcera gastrica viene fornita dalla gastroscopia, ma è bene riferire subito al proprio medico la sintomatologia “sospetta” in modo da poter effettuare quanto prima gli esami ed eventualmente iniziare la terapia in attesa della conferma endoscopica.

Le terapie mediche, oggi molto efficaci, si basano su farmaci che inibiscono la secrezione acida. Inoltre la compresenza dell’H. Pylori costituisce l’indicazione ad una specifica terapia antibiotica.

Gastroenterologia a Piacenza