Ulcere e acqua termale!

Pubblicato il: 05/12/2022 Editato da: Martina Gorla il 05/12/2022

Il Prof. Aspero Lapilli ci racconta come ha notato in alcuni pazienti con ulcere infette, dei miglioramenti dell’infiammazione, dopo dei bagni nell’acqua sulfurea

Acqua sulfurea

Dopo anni di ricerca e studi, il trattamento termale viene oggi utilizzato nelle Terme di Porretta, in Emilia Romagna, in modo scientifico, proprio per la cura delle ulcere vascolari.

Nelle acque sulfuree di queste terme si trova l’idrogeno solforato ossia: un gas in grado di abbattere le metalloproteine MP3 che provocano i processi infiammatori all’interno del nostro organismo. L’acqua sulfurea riduce inoltre gli edemi e rigenerare l’angiogenesi, eliminando sia l’infiammazione che la componente batterica.

Attraverso dei prelievi istologici ci si è accorti che dopo il trattamento, le ulcere tornavano a vascolarizzarsi, ed è noto che la ripresa della microvascolarizzazione rappresenta un grande aiuto nella guarigione della ferita.

Il trattamento: come avviene?

La tipologia maggiormente trattata è quella delle ulcere post trombotiche, principalmente di tipo venoso, definite “maligne”.

La terapia consiste in una semplice immersione per 30 minuti in una vasca con acqua sulfurea con l’aggiunta di ozono e idrogetti da cui fuoriesce acqua termale e, nei casi più gravi viene anche eseguita una pulizia chirurgica delle ferite con microgetti di acqua sulfurea direttamente sulle ulcere stesse. Dopodiché le ferite vengono medicate e bendate.

Alle Terme di Porretta, si possono trovare differenti tipologie di acqua sulfurea con quantità di idrogeno solforato che va da 4 a 11 mg per litro; si inizia il trattamento con il dosaggio maggiore, per poi proseguire e concludere con quello inferiore.

I trattamenti prevedono dalle 12 alle 20 sedute eseguite ogni giorno, in base alla gravità delle ulcere.

Anche in alcuni casi di ulcere del piede diabetico, in supporto alla terapia specifica, il trattamento in acqua termale si è rivelato un successo; il risultato segue sempre a un corretto regime dietetico e fisioterapico dinamico specifico, nonché dal grado di compenso metabolico del paziente.

Chirurgia vascolare a Casalecchio di Reno

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