Una porzione di fegato al posto della milza: il primo trapianto al mondo

Una porzione di fegato al posto della milza: il primo trapianto al mondo

Editato da: Marta Buonomano il 22/06/2023

Per la prima volta al mondo una porzione di fegato è stata trapiantata al posto della milza. Ne abbiamo parlato con il Prof. Matteo Ravaioli, Chirurgo Epatobiliare esperto in Trapianti di Fegato e Rene a Bologna, nonché ideatore ed esecutore di questa innovativa procedura che ha permesso di salvare un paziente oncologico con metastasi al fegato

Prof. Ravaioli, in cosa consiste il trapianto eterotopico di fegato?

L’intervento che abbiamo eseguito ci ha permesso di impiantare una piccola porzione di fegato al posto della milza. Questa porzione è stata fatta crescere per poi utilizzarla in sostituzione del fegato malato del paziente, che è stato asportato in un secondo momento. Questo tipo di trapianto non era mai stato eseguito finora e la procedura è stata pubblicata sull’American Journal of Transplantation, rivista internazionale di riferimento per i trapianti. Il paziente, 40enne affetto da tumore al colon con metastasi epatiche che avevano compromesso l’organo, oggi, a distanza di 10 mesi, sta bene e conduce una vita normale, senza limitazioni.

trapianto di fegatoQuali sono i vantaggi di questa procedura?

Essendo previsto l’utilizzo di una piccola porzione di fegato, questa procedura consentirebbe di eseguire trapianti anche con donazioni da vivente. Inoltre, anche nelle donazioni “standard” permetterebbe di effettuare non uno, ma ben due trapianti.

Sarà possibile eseguire questa procedura anche su pazienti non oncologici?

Bisogna ancora verificare se sia possibile realizzare questo intervento anche per trattare pazienti non oncologici, ad esempio i pazienti cirrotici per cui si esegue il maggior numero di trapianti, ma certamente rappresenta una delle ambizioni future.

L’obiettivo è infatti quello di rendere questo tipo di interventi sempre più semplice e sempre più standardizzato, in modo che molti centri possano riprodurre la procedura e, di conseguenza, sia possibile trattare sempre più pazienti.

Chirurgia Generale a Bologna