Vertigine: non è una malattia!

Vertigine: non è una malattia!

Editato da: Antonietta Rizzotti il 22/03/2023

La vertigine è una anomala sensazione di rotazione del proprio corpo rispetto allo spazio o viceversa. Spesso con tale termine il malato descrive invece una sensazione di essere tirato di lato o una percezione di instabilità soprattutto nel cammino (“come essere ubriachi o camminare su una barca”). Bisogna distinguere la vertigine dai capogiri che precedono una sincope (svenimento) o da una sensazione di testa confusa senza senso di rotazione del corpo. Ne parla il Dott. Salvatore Lo Fermo, esperto in Neurologia a Catania

Cosa sono le vertigini?

La vertigine non è una malattia, ma solo il sintomo, isolato o meno, di una patologia che coinvolge il sistema di controllo Vertiginidell’equilibrio. L’equilibrio è la risultante dell’interazione di più sistemi: orecchio, nervo stato-acustico, occhio, muscoli del collo e tronco encefalo e cervello. Una sofferenza di una o più di queste strutture può determinare la comparsa di vertigine e la causa può essere di gravità variabile per cui la vertigine non deve mai essere sottovalutata.

Quali sono i sintomi tipici?

La vertigine si presenta come una sensazione di instabilità o di rotazione del proprio corpo nello spazio (soggettiva) o dello spazio attorno al proprio corpo (oggettiva). I movimenti del capo o del corpo possono accentuare le vertigini, soprattutto quando la causa è una disfunzione delle strutture dell’orecchio. La vertigine può essere accompagnata da nausea e vomito e/o da altri sintomi neurologici se causata da una malattia dell’encefalo. Spesso sono presenti disturbo dell’equilibrio sia in posizione eretta che nel cammino.

La vertigine rappresenta almeno il 5-6% delle visite mediche e può comparire a qualsiasi età, ma diviene più frequente con l'aumentare dell'età in concomitanza con l’aumentare della frequenza delle patologie delle strutture responsabili dell’equilibrio. La vertigine può essere transitoria o cronica. In ogni caso si tratta di un sintomo molto invalidante.

Come si effettua la diagnosi?

Fondamentale è l’esecuzione di una visita otorinolaringoiatrica con relativa otomicroscopia. L’esame neurologico con l’utilizzo dei potenziali evocati uditivi e in alcuni casi la risonanza magnetica dell’encefalo sono determinanti per valutare la causa del disturbo. Si distinguono vertigini da causa periferica (dovute ad una patologia dell’orecchio interno o del nervo stato acustico) in genere causate da una cupulolitiasi, Malattia di Meniere, labirintite, neuronite vestibolare e vertigini da causa centrale (dovute ad una patologia del tronco cerebrale o del cervello). Spesso, soprattutto nell’anziano, la vertigine ed il disequilibrio hanno una patogenesi multifattoriale cioè dovuta al sommarsi di diverse condizioni come una riduzione della vista (cataratta, patologie retiniche, etc.), malattie metaboliche (ad es. il diabete), utilizzo di alcuni farmaci, etc.   

È possibile trattare le vertigini?

Si distinguono in sintomatici ed eziologici. I primi sfruttano farmaci utili per ridurre la sintomatologia vertiginosa, la nausea ed il vomito. Quelli eziologici dipendono dalla causa della vertigine per cui è possibile utilizzare una terapia medica, la riabilitazione vestibolare (qualora la causa della vertigine fosse una patologia dell’orecchio), la terapia chirurgica (nei casi in cui la risonanza magnetica dimostri neoformazioni del nervo vestibolare, fenomeni espansivi intracranici, etc).

Neurologia a Catania