Brainspotting

Creato: 17/03/2025
Editato: 17/03/2025
Redatto da: Veronica Renzi

Che cos’è il Brainspotting?

Il Brainspotting è una tecnica terapeutica sviluppata negli Stati Uniti da David Grand, utilizzata per trattare traumi emotivi, disturbi d'ansia, stress post-traumatico e altre problematiche psicologiche. Si basa sull'idea che gli occhi siano in grado di riflettere e conservare esperienze emozionali e traumatiche non elaborate. La terapia si concentra sulla scoperta e sull'elaborazione di questi "punti" oculari, che si trovano nelle aree visive durante l'esplorazione emotiva del paziente. Il Brainspotting è considerato un approccio innovativo e profondo nella psicoterapia, che aiuta a rilasciare emozioni represse e a promuovere la guarigione psicologica.

In cosa consiste?

Durante una seduta di Brainspotting, il terapeuta guida il paziente a focalizzarsi su specifici punti visivi mentre esplora le proprie emozioni e i ricordi legati a un trauma o difficoltà psicologiche. Il terapeuta osserva la posizione degli occhi del paziente, identificando punti che corrispondono a aree di tensione o disagio emotivo. Una volta individuato un "brainspot", ovvero un punto che sembra attivare la risposta emotiva, si incoraggia il paziente a concentrarsi su di esso mentre continua a esplorare i propri sentimenti. Questa focalizzazione visiva facilita l'accesso a memorie e emozioni profonde e permette di lavorare su di esse per favorire il rilascio e la guarigione.

Perché si esegue?

Il Brainspotting viene eseguito per trattare una serie di disturbi psicologici, come il trauma, l'ansia, la depressione, lo stress post-traumatico e altre difficoltà emotive. Si ritiene che, attraverso la focalizzazione sui "punti" oculari, il paziente possa accedere a ricordi e emozioni represse che sono alla base del disagio psicologico. La terapia aiuta ad affrontare il trauma in modo non verbale, consentendo al paziente di elaborare esperienze dolorose in maniera sicura e profonda. È un metodo che permette di liberare emozioni bloccate, migliorare la consapevolezza e favorire il benessere mentale.

Preparazione per il Brainspotting

Non è necessaria una preparazione particolare prima di un incontro di Brainspotting, ma è consigliabile presentarsi alla seduta in uno stato di apertura e disponibilità emotiva. Il paziente dovrebbe sentirsi libero di esprimere le proprie emozioni, ma non è obbligatorio preparare specifici ricordi o pensieri prima della sessione. Durante la terapia, si raccomanda di essere in un ambiente tranquillo, dove ci sia la possibilità di concentrarsi senza distrazioni. Se necessario, il terapeuta può spiegare come individuare e focalizzarsi sui "brainspot" durante il trattamento.

Cosa si prova durante una sessione di Brainspotting?

Durante una seduta di Brainspotting, le sensazioni possono variare notevolmente da persona a persona. Alcuni pazienti sperimentano un'intensa attivazione emotiva, con il riaffiorare di ricordi e sentimenti legati a esperienze passate. Altri potrebbero avvertire un senso di rilassamento o di liberazione emotiva mentre lavorano sui "punti" oculari. È possibile che durante la terapia si provi un senso di sollievo, di aumento della consapevolezza o di trasformazione emotiva. In alcuni casi, potrebbero emergere emozioni intense che richiedono un supporto continuo da parte del terapeuta. La risposta del paziente dipende dalla sua apertura e dalla profondità del lavoro terapeutico che si sta compiendo.

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