Base cranica

Creato: 10/07/2025
Editato: 10/07/2025
Redatto da: Vittoria Marcucci


La base cranica è la regione inferiore del cranio su cui poggia il cervello, ed è una delle aree più complesse e delicate dell’anatomia umana. Questa zona ospita numerose strutture vitali, tra cui nervi cranici, arterie, vene e il tronco encefalico. Per la sua posizione profonda e la densità di elementi anatomici critici, qualsiasi intervento chirurgico in quest’area richiede competenze altamente specialistiche

Chirurgia della base cranica

La chirurgia della base cranica è una branca avanzata della neurochirurgia che si occupa del trattamento chirurgico di lesioni, tumori e malformazioni che si sviluppano nella base del cranio. Gli interventi hanno come obiettivo la rimozione completa o parziale della patologia, preservando al massimo le funzioni neurologiche.

Patologie più comuni

Tra le patologie trattate con chirurgia della base cranica si includono:

  • Meningiomi della base cranica
  • Neurinomi (schwannomi), spesso del nervo acustico
  • Colesteatomi
  • Adenomi ipofisari con estensione verso la base cranica
  • Metastasi
  • Craniofaringiomi, cordomi e altri tumori rari


Queste lesioni possono causare sintomi progressivi come cefalea, disturbi visivi, ipoacusia, paralisi dei nervi cranici, difficoltà nella deglutizione o alterazioni dell’equilibrio.

Diagnosi

La diagnosi di una lesione della base cranica richiede esami di imaging ad alta definizione:

  • La risonanza magnetica (RM) è l’esame di riferimento per visualizzare il tessuto nervoso e la sua relazione con la massa tumorale.
  • La tomografia computerizzata (TC) è spesso utilizzata per valutare il coinvolgimento dell’osso cranico.
  • In fase preoperatoria, viene effettuata una pianificazione chirurgica tridimensionale tramite software di neuronavigazione, che permette di scegliere l’approccio chirurgico più sicuro ed efficace.

Trattamento

Il trattamento principale è l’intervento chirurgico. La scelta dell’approccio dipende da:

  • sede e dimensione della lesione
  • rapporto con le strutture nervose e vascolari
  • condizioni cliniche del paziente


Gli accessi chirurgici possono essere:

  • transnasali endoscopici, attraverso le cavità nasali
  • retrosigmoidei o transpetrosi, per lesioni dell’angolo ponto-cerebellare
  • transcranici, nei casi di lesioni profonde o estese


Durante l’intervento si utilizzano strumenti ad alta tecnologia come microscopio operatorio, monitoraggio neurofisiologico intraoperatorio e neuronavigazione. In alcuni casi è necessaria una gestione multidisciplinare con specialisti in otorinolaringoiatria, chirurgia maxillo-facciale o chirurgia vascolare.


Per lesioni non operabili, o in caso di residui tumorali, può essere indicata la radioterapia stereotassica o la radiochirurgia con Gamma Knife o CyberKnife, tecniche non invasive che mirano a controllare la crescita tumorale.

Un bravo specialista della base cranica

Uno specialista esperto in chirurgia della base cranica unisce conoscenza approfondita dell’anatomia neurovascolare a grande precisione tecnica. L’obiettivo è massimizzare l’asportazione della lesione minimizzando il rischio di danni neurologici. L’esperienza, la pianificazione preoperatoria accurata e l’approccio multidisciplinare sono elementi fondamentali per ottenere i migliori risultati.

A quale specialista rivolgersi

Per la diagnosi e il trattamento delle patologie della base cranica è necessario rivolgersi a un neurochirurgo specializzato in chirurgia del basicranio, preferibilmente operante in centri ad alto volume, dotati di tecnologia avanzata e team multidisciplinari. 

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