Endoscopia cranica

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è l’endoscopia cranica?

L’endoscopia cranica è una tecnica sempre più utilizzata in Neurochirurgia, dal momento che si tratta di un procedimento molto poco invasivo che permette di accedere alla cavità cranica mediante un endoscopio. È possibile accedere a questa parte del corpo con la strumentazione endoscopica tramite piccoli fori, per eseguire vari tipi di interventi chirurgici che prima erano molto più complessi, dato che richiedevano di aprire completamente il cranio. Viene eseguita tramite sedazione endovenosa.

A cosa serve?

L’endoscopia cranica è un procedimento molto meno traumatico di quello tradizionale. Viene eseguita principalmente per rimuovere tumori cerebrali cistici e tumori del nervo acustico, ciò viene fatto attraverso un’incisione di cinque o sei centimetri o una perforazione cranica di dodici/quattordici millimetri. Inoltre, il decorso postoperatorio è molto meno pesante, dal momento che la ferita è più piccola e, di conseguenza, la perdita di sangue è inferiore; pertanto, la permanenza in ospedale è molto più breve rispetto a un’operazione eseguita con il metodo tradizionale.

In cosa consiste l’endoscopia cranica?

L’endoscopio è uno strumento molto versatile che permette di visualizzare spazi ristretti e nascosti nel cervello. Grazie all’utilizzo di questo strumento, la cicatrice è molto più piccola di quella derivante da operazioni tradizionali. Ciò nonostante, esistono comunque rischi derivanti da un’emorragia all’interno della cavità cerebrale o dalla chiusura dell’incisione.

Preparazione ad un intervento di endoscopia cranica

L’obiettivo principale è ridurre l’invasività, dato che con l’endoscopio si può accedere a zone remote del sistema nervoso centrale intaccando minimamente o per nulla le restanti strutture, ed evitando così le conseguenze derivanti da lesioni a queste ultime.

Recupero postintervento

Se la si paragona agli interventi tradizionali, questa è una tecnica che ha un buon decorso postoperatorio. Nonostante ciò, a seconda del grado di difficoltà o della propagazione dei tumori l’operazione può essere lunga, e per questo è importante che sia portata a termine da uno specialista in Neurochirurgia con esperienza nel campo della chirurgia mininvasiva e con gli strumenti adatti. Normalmente, durante i primi tre giorni è necessario riposare e prendere i farmaci prescritti dallo specialista. A livello di risultati, la guarigione della ferita è più rapida, la retrazione tissutale minore e i risultati estetici migliori.

Trattamenti alternativi

L’endoscopia cranica è attualmente una delle tecniche più avanzate, impiegata nell’ambito degli interventi di cosiddetta chirurgia mininvasiva. Un’alternativa potrebbe essere la craniotomia, ma i vantaggi derivanti dall’utilizzo di questa tecnica sono vari (ad esempio, un minore rischio di lesioni, dato che la precisione è maggiore). Inoltre, la guarigione del paziente è resa più rapida da una minore perdita di sangue e da un minore intaccamento di altre strutture.