Longevità

Creato: 16/07/2025
Editato: 16/07/2025
Redatto da: Giada Bertini

La longevità è la capacità di vivere a lungo, mantenendo nel tempo uno stato di salute fisica, mentale ed emotiva. Oggi, il concetto di longevità non si limita al numero di anni vissuti (lifespan), ma si concentra sempre più su quanti di questi anni siano vissuti in buona salute, autonomia e benessere: questo è il cosiddetto “healthspan”, ovvero la durata della vita sana.

La longevità è influenzata da molteplici fattori. Secondo la letteratura scientifica, circa il 20–30% dipende da componenti genetiche, mentre la maggior parte è determinata da elementi modificabili, tra cui:

  • alimentazione equilibrata e ricca di antiossidanti
  • attività fisica costante
  • sonno regolare e ristoratore
  • controllo dello stress e resilienza emotiva
  • relazioni sociali significative
  • stimolazione cognitiva e apprendimento continuo
  • esposizione alla natura e luce solare

Numerose ricerche — comprese quelle promosse da centri come Humanitas, Fondazione Veronesi e IBSA Foundation — evidenziano che l’adozione precoce e costante di stili di vita sani può prevenire o ritardare l’insorgenza di malattie cronico-degenerative (come diabete, osteoporosi, patologie cardiovascolari e demenze) e migliorare la qualità dell’invecchiamento.

L’apporto del biohacking alla longevità

Negli ultimi anni, si è sviluppata una nuova visione della longevità, ispirata al movimento del biohacking. Con questo termine si indica un approccio proattivo e individualizzato alla salute, che integra strategie scientifiche, tecnologiche e comportamentali per ottimizzare le funzioni biologiche e rallentare il processo di invecchiamento.

Il biohacking può includere:

  • il monitoraggio dei parametri vitali tramite dispositivi wearable (smartwatch, biosensori, CGM)
  • l’uso di interventi nutrizionali mirati come il digiuno intermittente o l’integrazione con molecole anti-aging (es. NAD+, resveratrolo)
  • tecniche di stimolazione neurocognitiva (es. meditazione, brain training)
  • pratiche di ottimizzazione ormonale e metabolica, sempre sotto supervisione medica
  • ambienti costruiti per migliorare il ritmo circadiano, la qualità del sonno e la performance mentale

Il biohacking non è una pratica medica in sé, ma può affiancarsi alla medicina preventiva, alla nutrizione clinica e alla medicina rigenerativa, quando utilizzato in modo sicuro e informato, con supporto di professionisti qualificati. L’obiettivo non è solo vivere più a lungo, ma vivere meglio e con più energia.

Una visione integrata

Nel contesto italiano attuale, il progressivo aumento della speranza di vita rende la longevità una sfida sanitaria e culturale. Sempre più pazienti si rivolgono a specialisti per mantenere performance fisica, lucidità mentale e benessere psicologico anche dopo i 60, i 70 o gli 80 anni.

La longevità, in questa prospettiva, non è un traguardo biologico, ma un percorso personalizzato, che unisce medicina, prevenzione, tecnologia e consapevolezza. E rappresenta una risorsa fondamentale per la società del futuro.

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