Protesi della caviglia
Che cos’è l’intervento di sostituzione della caviglia?
L’intervento di sostituzione della caviglia comporta la sostituzione totale dell’articolazione della caviglia che collega la tibia all’astragalo (osso della caviglia). L’articolazione viene sostituita con una protesi articolare al fine di ripristinare la mobilità del piede e di ridurre il dolore. Attualmente è disponibile un’ampia gamma di protesi articolari per le caviglie e la tecnologia protesica ha compiuto notevoli progressi negli ultimi 30 anni.
Perché si esegue?
L’intervento di sostituzione della caviglia viene eseguito su pazienti con articolazioni delle caviglie gravemente compromesse dall’artrite. Tale opzione viene di solito raccomandata quando altre misure, come gli antidolorifici, gli inserti per scarpe o la fisioterapia, non sono sufficienti per controllare i sintomi del dolore. La maggior parte dei pazienti che si sottopongono alla procedura hanno più di 60 anni, ma a volte l’operazione viene offerta anche ai pazienti più giovani, a seconda che sia presente o meno l’artrite.
In cosa consiste?
La procedura consiste nell’esecuzione di un’incisione di 15 cm di lunghezza sulla parte anteriore della caviglia seguita dalla rimozione delle superfici usurate dell’articolazione. Quest’ultime vengono quindi sostituite con una protesi articolare. L’intera operazione dovrebbe durare da un’ora a un’ora e mezza. L’intervento di sostituzione della caviglia viene di solito eseguito in anestesia generale, ma in alcuni casi è possibile impiegare un anestetico locale, in modo da consentire al paziente di poter mangiare e bere subito dopo la procedura e di poterlo dimettere prima dall’ospedale.
Preparazione all’intervento di protesi della caviglia
Prima della procedura, il paziente potrebbe necessitare di controlli medici per assicurarsi che sia in buona salute. Potrebbe essere necessario sospendere l'assunzione di alcuni farmaci e, alla vigilia dell'intervento, discutere delle opzioni di anestesia con l'anestesista.
Recupero postintervento
Dopo l’intervento, il paziente trascorrerà fino a tre giorni in ospedale, dopodiché sarà in grado di tornare a casa con un gesso e delle stampelle. Il gesso viene solitamente mantenuto per 3-6 settimane, durante le quali potrebbero essere previsti controlli medici. Una volta che la caviglia è guarita, il gesso viene rimosso e il paziente inizia la fisioterapia.
Convalescenza
I primi giorni è probabile percepire un dolore moderato, benché sia possibile controllarlo con degli antidolorifici adatti. Durante le prime due settimane dopo l’operazione, potrebbe essere necessario evitare di mettere peso sul piede per le prime due settimane. La ripresa completa potrebbe richiedere una pausa dal lavoro di circa 6 settimane e la guida potrebbe essere limitata. Una volta rimosso il gesso, il paziente può gradualmente aumentare l'attività fisica. Tuttavia, gli sport ad alto impatto potrebbero essere sconsigliati.
Trattamenti alternativi
L’intervento alla caviglia non è consigliato nei pazienti con:
- astragalo (osso della caviglia) collassato
- scarsa sensibilità nel piede dovuta a diabete
- cattiva circolazione nelle gambe
- deformità grave della caviglia
- instabilità legamentosa
In tali situazioni potrebbe essere invece raccomandata una fusione della caviglia.