Rimozioni tatuaggi con laser

Cos’è la rimozione dei tatuaggi con laser e perché si realizza?

Oggigiorno i pentiti di un tatuaggio possono tornare dal tatuatore per farselo modificare o rivolgersi a centri specializzati per la completa rimozione, sebbene quest’ultima non sia sempre così facile come molti pensano. Per la buona riuscita del trattamento, è opportuno rivolgersi a centri che dispongano delle ultime tecnologie laser ad alessandrite o laser Neodimio-YAG, e capire che livello di potenza utilizzare per andare a rimuovere i colori che lo compongono. La tecnica laser permette la rimozione del tatuaggio poiché ne frammenta i pigmenti che poi verranno eliminati dai macrofagi, le cellule spazzino del nostro sangue.

Come ci si prepara al trattamento e come ci si comporta in seguito?

Nel momento in cui si decide di eliminare un tatuaggio di cui non si è più soddisfatti, bisogna tenere in considerazione alcuni fattori che possono incidere sul risultato del trattamento.

Anzitutto, occorre valutare la grandezza del tatuaggio, la profondità del suo pigmento ed i colori che lo compongono: il blu e il nero sono i colori più facili da eliminare, mentre il bianco ed il giallo sono quasi impossibili da rimuovere. La data di realizzazione è un altro fattore influente, più il tatuaggio è vecchio infatti, più sarà facile rimuoverlo, poiché già parzialmente aggredito dai macrofagi. Inoltre, se il paziente che si sottopone al trattamento ha una pelle olivastra o nera, si incorre il rischio di alterare la pigmentazione naturale della pelle, rendendo la rimozione problematica.

Infine, occorre valutare anche il periodo dell’anno in cui si sceglie di cancellare il proprio “marchio”. L’inverno è il periodo più consono per la rimozione di un tatuaggio dato che, nei mesi successivi al trattamento, l’esposizione ai raggi solari è vietata.

Dopo ogni seduta, alla zona trattata viene applicata una crema antibiotica ed un cerotto, in modo tale che il paziente possa svolgere tranquillamente la vita di tutti i giorni.