Stimolazione cognitiva

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La redazione di Top Doctors

Che cos’è la stimolazione cognitiva?

La stimolazione cognitiva è utile sia per prevenire il decadimento delle funzioni cognitive (perattivazione cognitiva), sia per recuperarne i deficit (riabilitazione cognitiva) ingenerati da accidenti cerebrovascolari o traumi cranici, oppure da malattie cerebrali croniche progressive (neoplastiche o degenerative).

Proprio a causa dell’aumento dell’età media della popolazione in Italia (attualmente il numero di persone tra i 65 e i 75 anni è aumentato dell’800% rispetto agli inizi del 1900) la stimolazione cognitiva acquista sempre più una grande rilevanza.

Perché viene impiegata la stimolazione cognitiva?

La stimolazione cognitiva viene adoperata nei casi di demenza, ovvero la sindrome che provoca un progressivo deterioramente cognitivo (linguaggio, orientamento, attenzione, memoria) che condiziona significativamente il paziente anche in ambiti sociali, familiari, affettivi e personali.

Come avviene la stimolazione cognitiva?

La stimolazione cognitiva si realizza mediante esercizi che comportano l’utilizzo delle capacità cognitive (orientamento, attenzione, memoria, funzioni di riconoscimento sensoriale - gnosie -, funzioni pratto-esecutive, linguaggio e calcolo, funzioni logico-astrattive, pensiero).

Le attività di allenamento (training) possono effettuarsi su supporto cartaceo o informatico. Ormai sono molto numerosi i programmi computerizzati di training cognitivo, da utilizzare dopo averli installati sul proprio PC o tablet, oppure semplicemente collegandosi a siti web che li ospitano.

Sempre più si cerca di trasformare in giochi (gamificare) gli esercizi cognitivi, allo scopo di renderli più piacevoli e gratificanti per gli utenti, aumentandone il realismo con tecniche elettroniche di realtà virtuale e/o aumentata. Nel prossimo futuro verranno sviluppati programmi di training cognitivo sempre più sofisticati che faranno massiccio ricorso all’uso di intelligenza artificiale.

Ecco i trattamenti più diffusi:

  • Terapia di ri-orientamento (ROT): consiste nel solidificare le informazioni del paziente, in particolare quelle riguardanti la propria identità e del mondo che lo circonda;
  • Metodo Validation: si basa sulla condivisione e sulla verbalizzazione dei sentimenti del soggetto in un ambiente limitato come il gruppo di terapia. Ciò stimola la comunicazione nonché il lato affettivo del paziente che aumenta la propria consapevolezza e l’idea del proprio ruolo sociale-personale;
  • Our Time: tale terapia si focalizza su attività di gioco e divertimento in un gruppo, stimolando i ricordi e le sensazioni della persona anziana;
  • Ergoterapia: è finalizzata al ripristino delle funzionalità cognitive mediante attività lavorative, ricreative o ludiche;
  • Space Retrivial: rievocazione di informazioni in un arco di tempo crescente;
  • Errorrless learning: apprendimento senza errori.