Introduzione al Dott. Edoardo Bernkopf Mostrare di più
Il Dott. Edoardo Bernkopf ci parla della sua professione, spiegando perché ha deciso di diventare Odontoiatra.
Sindrome di Ménière - Intervista al Dott. Edoardo Bernkopf e alla paziente Alessandra Pertichino Mostrare di più
La Sig.ra Alessandra ci parlerà della Sindrome di Ménière dal punto di vista del paziente e come il Dott. Bernkopf ha riconosciuto e trattato tale patologia.
Meniere e Articolazione Temporo Mandibolare (ATM) Dr BERNKOPF Mostrare di più
Quando le vertigini si associano ad altri tre sintomi, cioè acufeni (rumori auricolari) , cali improvvisi dell’udito e senso di ovattamento e di “pienezza” dell’orecchio, la diagnosi prende il nome di “Malattia di Meniere”, dal nome del medico che descrisse per primo questa malattia. Si tratta di una malattia la cui patogenesi è ancora oscura.Tuttavia si sta facendo strada nella letteratura scientifica una corrente di pensiero che ipotizza un legame tra la Malattia di Menière e i disturbi dell’Articolazione Temporo- Mandibolare (ATM). Alcuni studi e rilievi clinici hanno documentato che numerosi pazienti presentano sintomi auricolari senza patologia dell’orecchio. Inoltre, l’incidenza dei sintomi della Malattia di Meniere risulta essere maggiore nei casi di disfunzione dell’ATM rispetto al resto della popolazione.Tali sintomi vengono spesso riferiti in miglioramento o in risoluzione dopo un trattamento odontoiatrico/occlusale mirato ad hoc, e in ricaduta alla sospensione del trattamento stesso.Per contro, in molti pazienti menierici sono presenti sintomi caratteristici della disfunzione dell’ATM, e un adeguato trattamento della disfunzione articolare è spesso in grado di risolverli o migliorarli.Nell’approccio odontoiatrico-occlusale la terapia è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici e radiografici, la postura corretta della mandibola.Viene dunque allestito un disposivo intra-orale in resina acrilica (può essere denominato bite, splint, Oral device ecc.) che, grazie alla conformazione decisa caso per caso dal dentista, obbliga il paziente ad atteggiare la propria mandibola nella posizione prescelta e considerata corretta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici.Con questo approccio, in parte di conferma diagnostica, in parte già terapeutico, è quindi possibile testare l’effettiva incidenza della malocclusione dentaria e della disfunzione dell’ATM sulla sintomatologia menierica, e sulle vertigini in particolare, il tutto in maniera totalmente reversibile, priva di qualunque rischio biologico: in caso di insuccesso la rimozione del dispositivo ripristinerà esattamente la situazione di partenza.