Video del Dott. Massimo Barbieri
QUALI SONO LE CAUSE Più FREQUENTI DI MAL DI SCHIENA? Il mal di schiena è uno dei più frequenti problemi connessi alla salute Nella popolazione occidentale circa tre persone su quattro hanno avuto nella loro vita almeno un episodio di mal di schiena nella zona lombare Tra le cause più frequenti di mal di schiena vi sono senza dubbio gli stiramenti e le contratture muscolari. In questi casi il problema, di solito, si risolve spontaneamente nell'arco di alcuni giorni. Usualmente vengono assunti antinfiammatori o analgesici, associati ad un breve periodo di riposo. Possono essere utili anche impacchi caldi o freddi. Esistono però anche cause più serie di mal di schiena, che in taluni casi possono richiedere il ricorso alla fisioterapia, alle infiltrazioni o, talvolta a interventi chirurgici. Bisogna sempre escludere infatti che il mal di schiena possa essere dovuto a Una frattura Una infezione Una metastasi ossea Le cause più frequenti comunque sono legate - all'età': - alla vita quotidiana - a incidenti o infortuni - al sovrappeso vediamole un po' più in dettaglio: L'ETA': man mano che invecchiamo, i dischi perdono il loro normale contenuto di acqua e si disidratano, mentre i leganenti si accorciano e si inspessiscono. Questa combinazione può fare aumentare la pressione all'interno dei dischi con il debordamento di questi dal margine del corspo vertebrale le attività della vita qupotidiana: una attività fisica pesante degli sforzi eseguiti in maniera scorretta, possono apportare una soolecitazinoe eccessiva ai muscoli, che possono contrarsi o stirarsi. Questo porta ad un irrigidimento dei muscoli che a sua volta può condurre ad una alterazione della postura, che accelera il problema. INCIDENTI O INFORTUNI Traumi ai tessuti della colonna vertebrale o Frequenti piccoli traumatismi, possono portsre all'instaurarsi o al peggioramento di fenomeni degenerativi soprattutto ai dischi OBESITA' Essere cronicamente in sovrappeso, porta ad un sovraccarico inutile della colonna vertebrale. Sorattutto nella zona lombare. Anche questa causa può accelerare i fenomeni degenerativi soprattutto a carico dei dischi e dei muscoli.
Negli Stati Uniti, ogni anno, vengono eseguite più di 20 milioni di visite solo a causa della cefalea! La nevralgia occipitale è la presenza di dolore lancinante, spesso descritto come se fosse una lama di coltello, che si manifesta all’interno del territorio di innervazione del nervo grande occipitale o piccolo occipitale.
www.dolorecronicotv.com [email protected] ERRORE N.2 SOTTOVALUTARE IL PRIMO EPISODIO DI MAL DI SCHIENA Per fortuna, statisticamente, circa l'80% degli episodi acuti di mal di schiena, si risolvono spontaneamente. Infatti, dopo alcuni giorni, il paziente torna alla sua vita normale. Il problema ė che, mentre in alcuni casi la causa scatenante ė chiaramente riconoscibile (ad esempio una caduta o uno sforzo fisico), altre volte non ė così semplice risalire alla causa. Soprattutto perchė la zona lombare ė una struttura molto complessa e le possibili cause di dolore possono quindi essere innumerevoli. Talvolta, infatti, il primo episodio ha solo la funzione di "avvertimento" e viene seguito, a distanza anche di mesi o di anni, da uno o più episodi ricorrenti. Talvolta di intensità e durata anche maggiori. Il consiglio, quindi, è quello di cercare di capire quale è stata la causa del primo episodio e quindi cercare di correggerla (molte volte si tratta solo di un problema di postura o di scarsa massa muscolare) La soluzione Affronta il problema ORA aspettare lo farà solo peggiorare.
LA CRIOANALGESIA NELLA TERAPIA DEL DOLORE CRONICO IL PRIMO CENTRO IN ITALIA La crioanalgesia è una tecnica moderna che permette di ottenere una analgesia di lunga durata in pazienti con dolore cronico. L’uomo ha scoperto molti secoli fa le proprietà analgesiche del freddo e già dagli anni ’60 del secolo scorso ne ha valutato l’uso nella pratica clinica quotidiana. Ma solo l’ultima generazione di sistemi di crioanalgesia consente di ottenere una efficace e selettiva azione sulle fibre del dolore, mantenendo intatte le altre componenti nervose L’applicazione del freddo ai tessuti crea una condizione di blocco del segnale nervoso. Questo effetto è simile al meccanismo di azione degli anestetici locali, ma la durata è molto maggiore (circa un anno al posto di alcune ore). L’analgesia di lunga durata è ottenuta grazie alla formazione di cristalli di ghiaccio all’interno dei tessuti, che causano un danno cellulare temporaneo. Questo, a sua volta, induce una interruzione selettiva della trasmissione dell’impulso nervoso delle fibre che trasportano il dolore. L’utilizzo di questa tecnica nel trattamento del dolore cronico è stato scientificamente verificato, ed è ampiamente utilizzato all’estero proprio per la sua sicurezza ed efficacia. Recentemente, abbiamo introdotto in Italia un nuovo sistema molto avanzato e sofisticato, che rappresenta l’attuale stato dell’arte di questa tecnologia nel mondo della terapia del dolore. Solo un ristretto e selezionato gruppo di medici in Italia sono attualmente abilitati all’uso di questa tecnologia nel trattamento del dolore cronico. La crioanalgesia è una metodica mininvasiva ambulatoriale L’area da trattare viene infiltrata con un anestetico locale, in modo che l’introduzione della crio-sonda non sia fastidiosa. Il trattamento non è doloroso. Nel post-operatorio: la medicazione può essere rimossa in 24 ore ed è quindi consentito lavarsi liberamente. Il sito di puntura viene medicato con una crema antibiotica e viene coperto con un cerotto per una settimana. Il dolore postoperatorio è quasi nullo e il paziente viene incoraggiato a riprendere le normali attività della vita quotidiana entro 72 ore. Le principali indicazioni per il trattamento del dolore cronico con la crioanalgesia sono: - dolore da faccette articolari (lombari, toraciche e cervicali) - dolore da articolazione sacroiliaca - dolore alle ginocchia - dolore alle spalle - dolore ai piedi - dolore alle anche - neuropatia del nervo occipitale I principali vantaggi della crioanalgesia rispetto ai normali trattamenti con radiofrequenza sono: - nessun dolore durante il trattamento - nessuna interferenza con altri sistemi impiantabili (pacemaker cardiaci, defibrillatori, neurostimolatori midollari…) - la procedura è ambulatoriale e non necessita di ricovero - il recupero delle normali attività è immediato - la riduzione del dolore è immediata Per maggiori informazioni potete contattare il dottor Massimo Barbieri ai seguenti recapiti: [email protected] 393.2722086
COSA E’ LA SCIATICA? Il sintomo che più spesso si accompagna al mal di schiena è un dolore che attraversa il gluteo, la coscia e si irradia a tutto l’arto inferiore fino a raggiungere il piede. Questo sintomo è legato alla compressione della radice di un nervo all’uscita dalla colonna vertebrale. La maggior parte delle volte la compressione è legata a un’ernia del disco. Ma può anche essere causata da un restringimento del diametro del canale osseo da cui il nervo passa per uscire dalla colonna vertebrale. A seconda del grado di compressione del nervo si possono avere differenti sintomi: per esempio una compressione lieve causa dolore, una compressione leggermente più forte dà origine a un formicolio. Se il nervo è molto compresso, iniziano a essere schiacciate anche le fibre motorie che sono quelle di diametro maggiore e compaiono sintomi a carico dei muscoli. In questo caso possono essere presenti crampi muscolari (soprattutto di notte) oppure veri e propri cedimenti della gamba durante la stazione eretta o il cammino. A volte i sintomi si alternano riflettendo la variabilità del quadro clinico. Questo può portare il paziente a trascurare la potenziale gravità del problema. Come linea generale si dovrebbe sempre sentire il parere di uno specialista quando compaiono sintomi di tipo motorio. Soprattutto se la debolezza dell’arto compare improvvisamente o se vengono coinvolti anche gli sfinteri con la comparsa di ritenzione urinaria o incontinenza..
COS'E' L'ARTRITE? Con il termine generico di artrite, si intendono in realtà una serie di patologie o di condizioni cliniche che hanno in comune l'infiammazione di una o più articolazioni. Possono essere patologie molto diverse tra di loro sia in termini di manifestazioni cliniche che di durata, di modalità di insorgenza e di gravità. Esse possono infatti avere un esordio acuto, con improvviso dolore a una o più articolazioni o altre volte essere più subdole con un insorgenza lenta e graduale in diverse articolazioni contemporaneamente. Altre forme possono interessare a rotazione diverse articolazioni. Anche le cause possono essere molteplici, a volte è ben identificabile un evento traumatico Altre volte le cause sono di tipo genetico e quindi difficilmente riconoscibili da parte del paziente. Una delle forme più diffuse è l'ARTRITE REUMATOIDE. Questa particolare forma di artrite vede come causa un 'alterazione di funzionamento del sistema immunitario che si dirige contro le cartilagini articolari invece che contro un agente esterno potenzialmente nocivo. Queste cellule del sistema immunitario si dirigono verso i tessuti dell'articolazione creando un processo infiammatorio che a sua volta dà origine a gonfiore dell'articolazione e a dolore. Questo liquido infiammatorio causa all'interno dell'articolazione il rilascio di alcune sostanze chimiche in grado di danneggiare la cartilagine i tendini e i legamenti. Col passare del tempo, l'articolazione si deforma e talvolta viene completamente distrutta dalla malattia. La maggior parte delle volte l'artrite reumatoide colpisce l'articolazione del polso, delle mani, dei piedi e delle caviglie. Ma può anche interessare i gomiti, le spalle, le anche, il collo o la mandibola. Oltre al dolore e al gonfiore, il sintomo prevalente è la rigidità e la perdita di capacità di movimento dell'articolazione. Questa malattia di solito insorge tra i 20 e i 50 anni. Si stima che solo negli Stati Uniti più di 2 milioni di persone siano colpite da artrite reumatoide. L'incidenza nella popolazione femminile è circa il doppio di quella maschile.