Cosa succede quando avviene un prolasso del pavimento pelvico?

Cosa succede quando avviene un prolasso del pavimento pelvico?

Editato da: Sharon Campolongo il 09/03/2022

Il pavimento pelvico è l’area della cavità addominopelvica che sostiene gli organi pelvici e si estende tra il pube ed il coccige. Nella donna è suddiviso in tre compartimenti: anteriore (vescicale), medio (uterovaginale) e posteriore (anorettale). Scopriamo cosa succede al pavimento pelvico quando vi è un prolasso dello stesso

Cos’è il prolasso del pavimento pelvico?

Il prolasso degli organi pelvici avviene quando uno o più organi pelvici (vescica, utero, retto, intestino tenue, parte superiore della parete vaginale) cadono verso il basso dalla loro posizione prolasso pelviconormale, provocando di solito un rigonfiamento nella parete vaginale indebolita.

Nella donna l’incidenza di prolasso è più elevata e, frequentemente, può interessare più compartimenti.

Nelle sue varie forme, rappresenta la patologia benigna più comune del pavimento pelvico, con diversi quadri sintomatologici purtroppo a volte non considerati. Spesso, infatti, per carenza d’informazione, ci si abitua a convivere con la stipsi, l’incontinenza urinaria o la patologia emorroidaria.

A seconda della causa scatenante, il prolasso può presentarsi in associazione alla Diastasi dei Muscoli Retti.

Le cause e le conseguenze del prolasso del pavimento pelvico

Le cause principali del prolasso sono la gravidanza e il parto naturale, l’obesità o l’eccessivo dimagrimento, gli sforzi fisici continui, la rimozione dell’utero o un’altra procedura chirurgica in sede pelvica, la stipsi cronica e la defecazione ostruita, l’età avanzata e l’invecchiamento tissutale.

Le conseguenze più frequenti sono l’incontinenza da sforzo, la Malattia Emorroidaria e le Emorroidi.

Come si effettua la diagnosi del prolasso di uno o più comparti?

Gli esami che permettono un inquadramento delle patologie del pavimento pelvico sono numerosi, tuttavia la Risonanza Magnetica Dinamica del Pavimento Pelvico rappresenta la tecnica di indagine più evoluta.

Essa consente la valutazione del pavimento pelvico e dei suoi visceri/organi nella condizione di riposo, in ponzamento e durante lo sforzo; analizza le modificazioni anatomiche di posizione ed eventuale prolasso, con una valutazione oggettiva ed integrata dei tre compartimenti pelvici.

Gli esercizi di riabilitazione del pavimento pelvico possono essere utili alla correzione della patologia?

Gli esercizi del pavimento pelvico sono indicati in casi di prolasso lieve. Sono utili rinforzare i muscoli del pavimento pelvicoesercizi pelvici che circondano la vagina, l’uretra e il retto e possono in molte circostanze essere risolutivi.

Nei casi, invece, di prolasso avanzato l’unica soluzione è ricorrere all’intervento chirurgico.

L’ innovativa tecnica chirurgica mini-invasiva utilizzata dal Prof Pozzi per la risoluzione del prolasso del pavimento pelvico

Il Prof Giuseppe Pozzi utilizza da anni la personale ed innovativa Tecnica di Mini Laparoscopia Gas Less che consiste nella ricostruzione dei legamenti sospensori ed il riposizionamento del pavimento pelvico nella sua posizione naturale, percorrendo vie Mini-Invasive e a basso impatto traumatico per il paziente.

La tecnica è caratterizzata da:

  • Un’anestesia leggera, dedicata e senza intubazione endo-tracheale, senza assorbimento nel sangue di anidride carbonica ed irritazione della parete addominale interna;
  • Piccole incisioni cutanee di solamente 3-5 millimetri attraverso le quali vengono introdotti gli strumenti chirurgici;
  • Un’ottica tubulare, di ridotto diametro e collegata ad una videocamera ad alta definizione, con la quale è possibile possibile l’acquisizione, la magnificazione e il trasferimento su monitors delle immagini intra-addominali in 3D, HD e 4K;
  • Ottimo risultato estetico grazie alla dimensione altamente ridotta delle incisioni tali da consentire una sutura senza punti esterni;
  • Solo nei casi più avanzati, utilizzo di minime quantità di leggere reti protesiche biocompatibili che integrano o sostituiscono i legamenti assottigliati, lesionati e non più utilizzabili per una stabile riparazione;
  • Correzione di più patologie della parete addominali all’interno dello stesso intervento chirurgico.

L’intervento ha una durata media di circa 2 ore ed il basso impatto traumatico che ha sul paziente consente un periodo di degenza ospedaliera di soli 2 giorni ed un rapido ritorno alle normali abitudini di vita.

risultato intervento

Per approfondire tale argomento, si può consultare il seguente link: www.giuseppepozzi.com/pavimento-pelvico/

Chirurgia Generale a Roma